Cronaca

Addio a Giancarlo Morbidelli, gigante del motociclismo e dell’industria. Ricci: «Un genio della meccanica»

Era di Pesaro, aveva 86 anni, una passione per le moto e grandi capacità industriali. Le sue due ruote vinsero su tutti i circuiti, l'azienda impiegava 300 dipendenti

Giancarlo Morbidelli

PESARO – È morto Giancarlo Morbidelli, imprenditore e progettista pesarese noto in tutto il mondo come costruttore di moto da corsa.

«Siamo profondamente addolorati – evidenzia il sindaco -. Perdiamo un genio assoluto della meccanica». Queste le parole di dolore del sindaco Matteo Ricci. Morbidelli è mancato nel primo pomeriggio di lunedì 10 febbraio, all’ospedale di Fano, ricoverato dopo una lunga malattia. Aveva 86 anni.

Grazie alle sue capacità imprenditoriali e tecniche, aprì una fabbrica di macchine speciali per la lavorazione del legno che arrivò a impiegare 300 dipendenti.

La sua più grande passione era la motocicletta. Verso la fine degli anni ’60 iniziò a costruire moto da competizione che, grazie alle loro qualità tecniche, nel corso degli anni ’70 trionfano su tutte le piste del mondo collezionando 4 titoli mondiali tra il 1975 e il 1977.

Negli anni ’90 realizzò una piccola serie di moto 850cc a otto cilindri a “V” che ebbe un grande successo.

Date le sue caratteristiche, viene richiesta ed esposta ai musei del Guggeinheim di New York, Bilbao e Las Vegas.

Nel 1999 Morbidelli ha ultimato un Museo, con una copertura di circa 3.000 mq ed un’esposizione di circa 350 motociclette, costruite a partire dal primo decennio fino agli anni ’80-’90 del secolo scorso.

«Una figura fuori dal comune che con talento, coraggio e capacità uniche è stata in grado di scrivere pagine indimenticabili nella storia del motociclismo e dei motori pesaresi, veicolandole con passione e grandi traguardi raggiunti a livello mondiale – prosegue il primo cittadino Ricci -. Difficile sintetizzare il patrimonio umano rappresentato da Giancarlo e racchiuso nella sua esistenza. Mancherà a tutta la città. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore», conclude Ricci.

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