Cronaca

Accusato di maltrattamenti verso la moglie e atti sessuali sulla figlia piccola: 58enne assolto

Il nucleo familiare abitava in un comune del Maceratese. Nel fascicolo anche una registrazione di una discussione in casa in cui l'imputato sarebbe stato aggredito verbalmente

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e di atti sessuali sulla figlia di otto anni, 58enne assolto. La sentenza è stata emessa oggi dal collegio presieduto dal giudice Andrea Belli.
Ad accusare l’uomo era stata l’allora moglie che, dopo più di 14 anni di matrimonio, denunciò il coniuge di averla maltrattata per anni a iniziare dai primi giorni di vita coniugale. All’autorità giudiziaria la donna riferì di espressioni ingiuriose e denigratorie rivoltele dal marito anche davanti ai figli piccoli, di comportamenti di controllo animati da un compulsivo sentimento di gelosia e di aggressioni fisiche di cui sarebbe stata vittima. A dire della donna una volta il marito l’avrebbe colpita con uno schiaffo, nel 2008 l’avrebbe colpita con il cavo della Tv, nel 2009 a seguito di una discussione l’avrebbe lasciata fuori casa per due ore, l’anno successivo l’avrebbe colpita con un pugno al petto e in un’altra occasione l’avrebbe spinta contro un tavolo. All’epoca l’uomo fu accusato anche di aver toccato la figlia di otto anni in almeno 10 occasioni, tra il 2017 e il 2018, mentre la piccola guardava la Tv seduta sul divano. Dopo la denuncia l’uomo fu allontanato dall’abitazione familiare che si trova in un comune della provincia maceratese.

L’avvocato Roberto Greci

Oggi, conclusa l’istruttoria, il processo è stato discusso. Il pubblico ministero Enrico Riccioni, ritenendo che il reato di maltrattamenti andasse riqualificato in lesioni, per questo reato ha chiesto la condanna a un anno di reclusione, mentre per il reato di atti sessuali con minore ha chiesto l’assoluzione.
L’assoluzione per entrambi i reati è stata invece chiesta dal legale dell’imputato, l’avvocato Roberto Greci: anche per la difesa a pesare nella valutazione dei presunti maltrattamenti sarebbero state le registrazioni audio prodotte in passato dalla vittima e relative a discussioni sorte in casa in cui, in alcuni passaggi, si sente la vittima aggredire verbalmente il marito che all’epoca soffriva di depressione.
Per quanto riguarda l’accusa di atti sessuali, invece, ci sarebbero state delle contraddizioni tra quanto denunciato all’epoca e quanto raccontato successivamente dalla figlia che avrebbe anche riferito di non aver capito inizialmente se gli atteggiamenti del padre fossero normali oppure no. Oggi all’esito della camera di consiglio i giudici hanno assolto l’imputato (nel giorno del suo compleanno) da entrambe le accuse con la formula dubitativa.

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