Cultura

L’incredibile vita di Norman, Richard Gere all’ossessionante ricerca di ascesa

Nel film - senza infamia e senza lode - di Joseph Cedar, interpreta un faccendiere ebreo a caccia di riconoscimenti. Fastidioso quanto umano

L'incredibile vita di Norman
Richard Gere nel film "L'incredibile vita di Norman" (Foto: Lucky Red)

Dimesso e invecchiato, come la parte richiede, Richard Gere dispensa una performance potente e tranquilla nel film senza infamia e senza lode L’incredibile vita di Norman. Diretto e scritto dal regista israeliano Joseph Cedar, è al cinema dal 28 settembre con Lucky Red. In bilico tra commedia e dramma, come sottotitolo recita (“La moderata ascesa e la tragica caduta di un faccendiere newyorchese”) racconta la parabola di un uomo all’ossessionante ricerca di ascesa sociale e riconoscimenti. O semplicemente di affetto.

Norman Oppenheimer (Gere) è un modesto faccendiere newyorchese. La sua frase ricorrente? “Se le serve qualcosa io gliela trovo!”. Navigato affarista di New York, è disperatamente a caccia di attenzioni e amicizie che possano cambiargli la vita. La sua è una corsa continua a soddisfare i bisogni degli altri nella speranza di trovare un giorno rispetto e approvazione da sempre desiderati. Un giorno, finalmente, sente di aver puntato sul cavallo giusto e di aver fatto bingo. Viene eletto primo ministro israeliano Micha Eshel (Lior Ashkenazi), un uomo a cui anni prima Norman aveva fatto un favore: il momento che tanto aveva desiderato sembra finalmente arrivato. Ma non sarà proprio come se lo immaginava…

Nel cast anche Michael Sheen, Steve Buscemi, Charlotte Gainsbourg e Dan Stevens.

Raccontando la storia di Norman Oppenheimer, il regista Joseph Cedar riscrive una favola archetipica che si tramanda da millenni nella storia e nella letteratura: quella dell’Ebreo cortigiano. “La narrazione dell’Ebreo cortigiano segue una struttura classica”, spiega Cedar. “Un ebreo incontra un uomo che alla fine diventerà un uomo di potere, ma lo incontra in un momento in cui la sua resistenza è fiaccata. Gli fa un dono o un favore, e quando l’uomo giunge al potere porta l’ebreo nella sua corte. L’ebreo diventa un suo consigliere di fiducia, finché non si ritrova vittima di invidie e ostilità. A quel punto, il Duca, il Re o chiunque sia non ha problemi a sbarazzarsi di lui: è diventato un peso ed è facile sbarazzarsi di un ebreo”.

Cercando un corrispettivo moderno dell’Ebreo cortigiano, Cedar ha pensato a un “faccendiere”: qualcuno che aiuta le persone di potere a ottenere quello che vogliono, facendo cose che non sono disposte a fare apertamente. Norman, però, pur facendo di tutto per essere nel posto giusto al momento giusto, non centra mai fino in fondo i suoi obiettivi, perché non sgomita mai abbastanza.

Viaggiando su ritmi pacati, L’incredibile vita di Norman procede senza concedere vuoti di attenzione, seppur non cogliendo dei picchi. Impossibile, nonostante tutto, non fare il tifo per Norman, fastidioso, sì, ma così umano e anche simpatico nelle sue ambizioni frustrate e piccolezze.

Ecco il trailer de L’incredibile vita di Norman:

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