Cultura

Black Butterfly, thriller psicologico con Antonio Banderas

Promettente film da brividi, si contorce troppo in colpi di scena e svolte finali artificiose. Dal 13 luglio al cinema

Black Butterfly
Antonio Banderas nel film "Black Butterfly" (Foto: Notorious Pictures)

Tratto dal film francese Papillon Noir, Black Butterfly è una storia densa di mistero con un serial killer inaspettato che disturba la quiete di una cittadina di campagna. Dal 13 luglio al cinema con Notorius Pictures. Brian Goodman, regista cinematografico e televisivo americano e anche attore, è dietro la macchina da presa di un thriller psicologico con echi da Misery non deve morire, dal cast più che interessante: Jonathan Rhys-Meyers, Piper Perabo, Antonio Banderas.

LA TRAMA
Banderas è Paul, uno sceneggiatore in declino a corto di idee. È costretto a vendere la sua vecchia casa colonica nel bosco per sostentarsi, ma nessuno sembra interessato a comprarla. Quando invita la sua agente immobiliare Laura (Perabo) a uscire insieme per un appuntamento, mentre sta andando a incontrarla in un piccolo ristorante del posto taglia la strada a un camionista su un ripido tornante di montagna e per poco non uccide entrambi. Il camionista lo segue al ristorante e cerca la lite con lui, aggredendolo. A salvare Paul è l’intervento di Jack (Rhys Meyers), un vagabondo seduto al bancone, che ha la meglio sul camionista e gli sussurra qualcosa all’orecchio che lo fa scappare via per lo spavento. Per ripagare Jack dell’aiuto, Paul lo invita a stare a casa sua per la notte e lui accetta. Però i due vanno così d’accordo che Paul gli permette di restare quanto vuole, in cambio di piccole riparazioni che devono essere fatte in casa. Dal momento che Jack diventa più interessato ai dettagli della vita di Paul, gli suggerisce di scrivere una storia sulla loro esperienza insieme. Tuttavia, non appena Paul tenta di lasciare la casa per vedere di nuovo Laura, Jack mostra di dedicarsi alla storia più di quanto faccia Paul e si rifiuta di farlo andare via fino a quando la storia non sarà finita. Per assicurarsi la collaborazione di Paul, Jack distrugge il suo cellulare, gli ruba le chiavi dell’auto e getta via tutti i suoi liquori per farlo restare lucido mentre scrive. Il comportamento di Jack diventa sempre più aggressivo. Quando, in maniera inaspettata, Laura va da Paul per vedere come sta, Jack prende in ostaggio anche lei… Che sia Jack il serial killer che da tempo spaventa la regione?

LE RECENSIONI
Black Butterfly
però non convince molto la critica internazionale e, sul sito Rotten Tomatoes, raccoglie il 50% dei consensi.

Il Chicago Suntimes scrive: “Promettente film da brividi, è distrutto da una torsione di troppo”. E ancora: “Per il 99% del film è stato da 3 stelle su 5 (non male, ndr) fino al colpo di scena così amatoriale e sfrontato, un insulto per il pubblico”. Alla fine solo 2 stelle (regalate) su 5.

Secondo il Los Angeles Times “grazie alla regia tesa di Brian Goodman e alle performance brillanti di Antonio Banderas e Jonathan Rhys Meyers, il film è coinvolgente anche quando è ridicolo”.

Sul turbolento finale, ricco di colpi di reni tortuosi, l’Hollywood Reporter scrive: “Goodman e il direttore della fotografia José David Montero alzano la tensione pur mantenendo un senso generale di dubbio e di artificio a bassa ebollizione. Le svolte improvvise e le finte della storia sortiscono più effetto in un esame retrospettivo. Nessuna di essa è sconvolgente, ma Goodman dà muscoli e le fa funzionare”.

IL TRAILER
Ecco il trailer di Black Butterfly:

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