Ancona-Osimo

Marco Gaspari, marchigiano e coach della èPiù Pomì Casalmaggiore. La sua testimonianza a pochi km dalla “zona rossa”

Anconetano doc e figlio del grande ex arbitro Luciano, ora allena in serie A1. E rassicura che è tutto piuttosto tranquillo anche a due passi dal focolaio del Coronavirus

Marco Gaspari, coach dorico di Casalmaggiore (CR)

JESI – «Qui a Casalmaggiore è tutto abbastanza tranquillo. Poca gente in giro e qualche mascherina ma tutto sommato la vita è tranquilla».

Ecco come Marco Gaspari, allenatore della èPiù Pomì Casalmaggiore, anconetano doc, sta vivendo il momento a pochi chilometri dall’epicentro del focolaio del Coronavirus.

Coach intanto come stai? Influenza, virus?
«Tutto bene grazie».

Che si dice in giro?
«L’atmosfera è tranquilla, anche più di quanto non si evinca dai media».

La tua squadra sta risentendo della situazione?
«La criticità maggiore è che purtroppo non abbiamo a disposizione la sala pesi che è chiusa. Ci stiamo allenando sulla tecnica e, col preparatore atletico, stiamo facendo un lavoro dedicato ma speriamo di poter tornare in sala pesi già dalla prossima settimana».

Casalmaggiore giocò l’anticipo di sabato con Monza quindi ha due match da recuperare (con Chieri e a Firenze) sempre dando per scontato che domenica 8 marzo si torni in campo, foss’anche a porte chiuse. La 10’ giornata proporrebbe il big match tra la sua squadra e la UYBA.

«La situazione è evidentemente straordinaria e tutti ci siamo adeguati. Il campionato non è possibile allungarlo e il calendario sarà inevitabilmente compresso. Si tratta di farsi trovare pronti perché comunque non è colpa dei club o della Lega».

La Lega Volley ipotizza anche aggiornamenti sulla formula. Potrebbe saltare il 1’ turno di playoff.
«Noi siamo al 6’ posto a 2 punti da Monza, a 4 da Novara, a 5 da Scandicci. La lotta è serrata».

Non c’è il rischio che il campionato venga falsato cambiando il calendario?
«Non direi anche perché il problema è lo stesso per tutti. E poi non c’è modo di eludere il problema quindi giochiamo le partite che ci dicono di giocare e quando ci autorizzano a farlo».

La vostra stagione come va? Cinque punti in due partite contro la Lardini sono un buon bottino?
«Contro le grandi, escludendo Conegliano, abbiamo raccolto troppo poco e questo penalizza un po’ la nostra classifica. Con le altre, compresa la Lardini, abbiamo fatto bene trovando grande continuità di risultati. Dobbiamo imparare ad essere più cinici. Ci stiamo lavorando».

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