Benessere

In forma dopo le abbuffate di Natale

I consigli del nutrizionista Styven Tamburo per una rapida remise en forme dopo gli eccessi alimentari delle feste. Il primo passo è seguire una dieta alimentare corretta, fatta di frutta, verdura, proteine animali e vegetali con un apporto più basso di carboidrati

A Natale i giorni scorrono veloci e le calorie, pranzo dopo pranzo, cena dopo cena, si accumulano in un numero indecifrabile. Quindi, dopo aver fatto incetta di torroni, panettoni e pandori, non vi resta che correre ai ripari iniziando un regime alimentare sano, fatto di cibi buoni e freschi.

Con i consigli del dottor Styven Tamburo, biologo nutrizionista e dottore in Scienze e tecnologie del fitness ad  Ancona, è possibile ricominciare a sentirsi in forma, in armonia con se stessi e con il proprio corpo. Parola d’ordine? Riequilibrare l’organismo. «Il primo passo – spiega il dottor Tamburo – è prediligere l’alimentazione vegetale che aiuta l’organismo a “ripulire e disintossicare” dai cibi industriali zuccheri e grassi trasformati. Occorre riprendere ritmi regolari e un’alimentazione semplice, fatta di frutta, verdura, proteine animali e vegetali con un apporto più basso di carboidrati, prediligendo quelli integrali e senza zuccheri.

Ricominciare l’attività fisica, inoltre, è uno dei primi metodi per riequilibrare l’organismo. Grazie allo sport riusciamo a riattivare il metabolismo e migliorare la sensibilità dei nutrienti, soprattutto per quanto riguarda l’assunzione degli zuccheri». Insomma, mettersi in moto ci aiuta a vivere meglio e a rimanere in forma, mangiando ciò che più ci piace.

Da dove iniziare? Per prima cosa diciamo addio agli ultimi pandori rimasti in casa. Si sa, lontani dagli occhi… poi bisogna rimboccarsi le maniche per qualche giorno e seguire una dieta corretta, con serietà: «Ad esempio – prosegue il dottore – per colazione potete mangiare uno yogurt bianco senza zuccheri con cerali integrali, a metà mattina un frutto fresco e a pranzo potete fare un pasto iniziando con verdure crude a cui seguirà un primo, che può essere un cereale a chicco integrale come farro, quinoa o avena, o altrimenti potete mangiare dei legumi come ceci e fagioli il tutto condito con un filo d’olio extravergine d’oliva e delle spezie evitando il sale. Nel pomeriggio come spuntino potete permettervi di assumere della frutta secca di stagione come noci e mandorle, infine per cena perché non gustare un buon passato di verdure, con una porzione di proteine come uova, pesce, carne magari con del pane integrale, ricordate inoltre di bere molto durante la giornata. Seguendo questo regime alimentare è possibile ricompensare tranquillamente l’organismo da tutti gli stravizi alimentari del Natale e, anche chi ha esagerato con l’alcool, può depurarsi e regolarizzare il fegato e tutti gli organi interni che, in questo periodo, sono stati sottoposti a dure prove».

Insomma, per tornare in forma è necessario resistere qualche giorno e, soprattutto, non bisogna cedere alle tentazioni gastronomiche: «Dopo grandi abbuffate – spiega Tamburo – si ha la sensazione di avere sempre fame: questa non è nient’altro che una reazione biochimica del nostro organismo dovuta soprattutto all’eccesso di zucchero; resistere e assumere solo cibo vero e fresco è la risposta al problema». Per tutti coloro che, invece, hanno bisogno di uno stop netto e deciso c’è sempre la soluzione del “digiuno intermittente”. Di cosa si tratta? «È un metodo aggiuntivo efficace – prosegue il nutrizionista – per depurare l’organismo. Tutti possono applicarlo, anche se, ovviamente, consiglio a chi ha delle patologie la supervisione di un professionista esperto. È un’ottima maniera per fare un’accurata pulizia cellulare ad ampio spettro, e serve a defaticare fegato, pancreas e organi in genere. Con questo metodo si ha un miglioramento della sensibilità all’insulina e quindi agli zuccheri inoltre, ha effetti cardio protettivi e migliora il benessere del nostro intestino è ottimo come antiaging, perché migliora e corregge eventuali danni cellulari».

Il digiuno intermittente, lo dice la parola stessa, consiste in una ferrea astensione dal cibo per 16-18 ore consecutive: «per fare un esempio pratico – conclude Tamburo – si finisce di cenare alle ore otto e poi non si mangia più nulla fino a mezzogiorno del giorno dopo. Per far sì che questo metodo funzioni bisogna evitare di assumere qualsiasi cibo durante le ore di digiuno, bere acqua in abbondanza ed eventualmente un caffè o un the o una tisana, ma rigorosamente senza zucchero. Non è concesso nessuno sgarro, neppure un frutto o un biscottino, perché si bloccherebbe il processo di digiuno e tutto il lavoro andrebbe vano!».

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