Benessere

Psicologia, sogni ricorrenti: che significato hanno?

I sogni che ci ripropongono ripetutamente una stessa tematica possono essere un tentativo della mente di elaborare problematiche significative. Ecco le cose da sapere

(Foto Pixabay di manbob86)

Il mio tipico sogno ricorrente è dover andare in un bagno pubblico e trovarli tutti occupati o senza le porte, oppure arrampicarmi in alto da qualche parte e poi non riuscire più a scendere. Quando invece sono troppo provata dal lavoro, puntualmente sogno per qualche notte di avere la casa invasa dai pazienti! Il mio sogno ricorrente piacevole è invece lo stesso da decenni: assaporare gli indimenticabili compianti bignè al cioccolato della pasticceria Turchi, che i miei compaesani ricorderanno certamente. I sogni ricorrenti sono quei sogni che periodicamente si ripetono in modo molto simile e moltissime persone (si stima il 70%) ne fanno esperienza. Possono ripresentarsi in modo variabile: a distanza di giorni, settimane, mesi o anni, oppure in coincidenza con periodi di particolare stress.

In psicologia (e in particolare nell’ottica psicoanalitica) un’ipotesi esplicativa dei sogni ricorrenti è che mettano in luce qualcosa per cui siamo preoccupati o che dobbiamo prendere in considerazione, tematiche importanti come decisioni da prendere, cambiamenti da affrontare, perdite o minacce di perdite, conflitti, insoddisfazione. Possono riferirsi a problematiche del momento, oppure a temi che accompagnano tutta la vita della persona e periodicamente si ripresentano, dall’infanzia all’età anziana, riattivati da qualche nuova circostanza.
I sogni ricorrenti sono anche interpretati come aspetti della personalità del sognatore, suoi modi di funzionare e di relazionarsi con gli altri.

Si ritiene  che i sogni ricorrenti riflettano in generale un’alta attivazione emotiva o una condizione di stress emotivo. Sono associati a periodi di minor benessere psicologico e alla presenza di ansia e umore depresso durante la veglia e sono fortemente correlati con eventi e situazioni vissute durante la giornata; si ipotizza che mettano in luce anche gli aspetti di cui siamo meno consapevoli o che tentiamo di nascondere pure a noi stessi. Incubi ricorrenti sono anche uno dei sintomi del disturbo da stress post- traumatico, in cui un’esperienza traumatica viene rivissuta ripetutamente attraverso ricordi, flash back o, appunto, sogni angoscianti.

Un’ipotesi sulla funzione dei sogni ricorrenti è che questo tipo di sogno da una parte segnali l’esigenza di affrontare un problema, dall’altra sia esso stesso un tentativo di trovare soluzione al problema, attraverso ciò che accade nel sogno. Del resto, anche per la neurobiologia  e la neurofisiologia, nel sogno avviene una rielaborazione delle recenti esperienze emotive con lo scopo di consolidare la memoria, elaborare le informazioni, organizzare i dati dell’esperienza per favorire la soluzione di problemi.  

Non esiste un’interpretazione univoca del contenuto dei sogni, perché il possibile significato dipende da tanti fattori estremamente soggettivi, cosicchè lo stesso identico sogno può avere significato psicologico completamente diverso da una persona all’altra, in base alle associazioni che suscita nella mente di ciascuna. In generale, però, i sogni e in particolare i sogni ricorrenti, possono offrirci lo spunto per riflettere su di noi, su aspettative e paure; possono aiutarci a comprendere i motivi dei nostri comportamenti; possono far emergere aspetti di noi finora rimasti in ombra e aiutarci ad analizzarli e  comprenderli.

Anche se il contenuto dei sogni assume un senso diverso da un individuo all’altro, si osserva però che molti sogni ricorrenti sono pressoché universali, presentando temi comuni nella popolazione e anche tra popolazioni di culture diverse. Cadere, essere inseguiti, essere aggrediti o feriti, provare e riprovare a fare qualcosa, sostenere esami, perdere i denti, ritrovarsi in pubblico senza abiti o senza scarpe, arrivare tardi, perdersi, essere rinchiusi, catastrofi naturali sono alcuni dei temi più frequenti. La maggior parte dei sogni ricorrenti ha un carattere affettivo negativo, essendo associati a situazioni di pericolo, paura, panico, imbarazzo, rabbia, vergogna, colpa, impotenza, tristezza. Meno frequentemente, riguardano contenuti piacevoli come mangiare, fare sesso, volare.

Una spiegazione della presenza ubiquitaria delle stesse tematiche chiama in causa il vantaggio evolutivo: i sogni ricorrenti mettono in scena situazioni pericolose e permettono di esercitarsi ad affrontarle, costituendo così uno strumento per essere più preparati di fronte alle minacce e per meglio preservare la propria sopravvivenza. Sognare di perdere i denti, ad esempio, appare associato a irritazioni della dentatura e può avere l’utile funzione di richiamare l’attenzione sulla necessità di prendersene cura.

Alcune tematiche possono essere banalmente ricondotte a stimoli interni o esterni presenti durante il sonno: sognare i bagni non sarebbe altro che l’effetto dello stimolo ad urinare. Le interpretazioni psicoanalitiche dei sogni ricorrenti sono decisamente più suggestive e affascinanti: cadere nel vuoto come simbolo di senso di inadeguatezza e impotenza, essere inseguiti come simbolo della paura di affrontare un problema, sostenere esami come metafora della paura del giudizio e di non essere all’altezza, perdere i denti come simbolo di vulnerabilità, di difficoltà ad affermare sé stessi o di perdita di controllo. Anche in questo caso, tuttavia, ogni sogno assume connotazioni personali, uniche per ciascun individuo. I sogni ricorrenti, come i sogni tutti, non hanno ancora una spiegazione scientifica certa e univoca, ma possono essere utilizzati come uno strumento introspettivo per una migliore conoscenza di sé.

Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta
Consulenza, sostegno e psicoterapia prevalentemente online tramite videochiamata
Studi a Piane di Camerata Picena (AN) e
Montecosaro Scalo (MC)
Per appuntamento tel. 339.5428950

© riproduzione riservata