Benessere

Il mese azzurro e “Movember”: l’Arte italiana e i baffi maschili si prestano alla nobile causa

Doppia iniziativa per prevenire le malattie prostatiche: la prima coinvolge i baffi, che vengono lasciati crescere per raccogliere fondi, e la seconda, riguarda sculture patrimonio artisti nazionale che si sono illuminate di blu

Un nastro azzurro per il mese azzurro
Un nastro azzurro per il mese azzurro

Il mese di Novembre ha assunto una valenza simbolica importantissima tingendosi di azzurro per la prima campagna nazionale pro-prevenzione sulle patologie prostatiche patrocinata dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità e promossa da Europa Uomo, l’associazione italiana che da oltre 15 anni è impegnata nel campo dell’informazione sul tema. “Novembre Azzurro”: una campagna che mira a diffondere la consapevolezza di una malattia maschile, scandagliandone ogni aspetto ed aiutando anche nell’approccio per affrontarla coi giusti mezzi.

Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, cinque le statue maschili fra le più importanti del patrimonio artistico italiano ad essersi illuminate di azzurro al fine di sensibilizzare i cittadini sul tumore alla prostata, sotto lo slogan “Fai luce su di te”: a Roma, dal 29 ottobre al 4 novembre, la statua del Discobolo nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo; a Reggio Calabria, dal 5 all’11 novembre, i Bronzi di Riace del Museo Archeologico Nazionale; a Napoli, dal 12 fino al 18 novembre, l’Ercole Farnese del Museo Archeologico Nazionale; a Torino, dal 19 al 25 novembre, l’Atleta dei Musei Reali; mentre in questo momento, nella fase finale dell’iniziativa, a Milano brilla di azzurro e resterà illuminato fino al 2 dicembre prossimo il Napoleone Bonaparte del Palazzo di Brera.

L'Arte italiana si illumina di azzurro per la nobile causa
L’Arte italiana si illumina di azzurro per la nobile causa

Cinque settimane, quindi, per cinque regioni coinvolte: Lazio, Calabria, Campania, Piemonte e Lombardia, che hanno aderito con iniziative di sensibilizzazione e distribuzione di materiale informativo nelle scuole e nei luoghi pubblici, oltre che con convegni tenuti da esperti del settore. In previsione anche l’estensione del programma “I Venerdì di Europa Uomo” alle città coinvolte in questa prima edizione della campagna, con appuntamenti dedicati a chi è stato colpito dal tumore alla prostata e ai suoi familiari coinvolti nel percorso di sostegno, ed uno studio mediante indagine rivolta a un campione di pazienti colpiti da questa patologia al fine di analizzare al meglio l’iter diagnostico per migliorarne i punti deboli.

Questa la dichiarazione di Maria Laura De Cristofaro, Presidente di Europa Uomo: «Abbiamo deciso di parlare a tutti gli uomini attraverso il linguaggio dell’Arte, scegliendo delle statue simbolo di virilità maschile. Il tumore alla prostata è una patologia che incide moltissimo sul vissuto, come il tumore al seno: ma se le donne sono più abituate ad occuparsi della propria salute e a parlare con i medici, gli uomini sono meno inclini alla prevenzione. La prostata non deve essere più un tabù e nell’uomo deve aumentare la consapevolezza che le buone abitudini sono alla base della conoscenza del proprio corpo. Con Novembre Azzurro, per la prima volta in Italia si organizza una campagna organica in 5 regioni, con particolare attenzione a quelle meridionali; il nostro obiettivo è di estenderla, entro il 2022, a tutto il Paese.»

Tra le iniziative legate al tema abbiamo “Movember”, nome ottenuto dalla fusione di moustache & november, in cui i baffi maschili si prestano e si plasmano alla causa durante questo mese che in tutto il mondo alla salute dell’universo uomo. Una campagna a cui aderisce anche Janssen Italia, un’azienda del gruppo americano Johnson & Johnson, che dal 1886 lega il proprio nome al benessere e alla cura della salute.

Movember 2018
Movember 2018

Nato nel 2003 a Melbourne, da un gruppo di ragazzi che decisero di farsi crescere i baffi per raccogliere fondi a favore della ricerca contro il cancro, Movember è un appuntamento internazionale annuale che Janssen celebra per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca e della prevenzione per la salute dell’uomo.

Durante questo periodo gli uomini che aderiscono, i Mo bro, o fratelli baffo, si fanno crescere i baffi con l’obiettivo di raccogliere fondi e diffondere consapevolezza su alcune delle minacce per la salute maschile: tumore alla prostata, tumore dei testicoli, salute mentale precaria e inattività fisica.

Movember dal 2003 è un movimento cresciuto a tal punto da diventare di interesse globale, da 30 paia di baffi consapevoli oggi se ne contano 5 milioni, che scelgono di lasciar crescere per il mese di Novembre i propri baffi al fine di sensibilizzare e raccogliere fondi per la salute maschile, Più di 1.200 i progetti finanziati in 15 anni salvando e migliorando le vite degli uomini in tutto il mondo.

L'iniziativa Movember, ad oggi di interesse globale
L’iniziativa Movember, ad oggi di interesse globale

Bisogna diffondere informazioni utili: il carcinoma prostatico è divenuto, nell’ultimo decennio, la neoplasia più frequente e la quinta in mortalità nella popolazione maschile nell’Occidente; in Italia rappresenta il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di età, con circa 40.000 nuovi casi di tumore registrati solo nello scorso anno, più di 100 diagnosi al giorno; si stimano 458.000 persone con pregressa diagnosi di carcinoma prostatico, circa il 30% dei maschi con tumore; oltre 14 milioni di uomini sono a rischio per fascia d’età, familiarità o altri fattori, perché un uomo il cui padre o fratello abbia sviluppato il tumore alla prostata ha il doppio delle probabilità di sviluppare la malattia; la diagnosi precoce porta il 95% dei pazienti asintomatici a scoprire il tumore alla prostata con 10 anni di anticipo, aumentando notevolmente la possibilità di sconfiggerlo e la prevenzione riduce del 20% il rischio di morte.

La prevenzione è quindi cruciale: da analisi sulla popolazione risulta purtroppo ancora che il 37% degli italiani over 50 non ha mai effettuato un controllo alla prostata; nella terapia del cancro della prostata è fondamentale una diagnosi precoce e a tal fine è opportuno effettuare, almeno una volta ogni 12 mesi, una visita specialistica di controllo a partire dai 50 anni.

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