Benessere

Insalatona che passione

Attenzione alla scelta degli ingredienti: a volte le insalatone si trasformano in vere e proprie bombe caloriche, altre volte sono prive di nutrimenti fondamentali

Con il ritorno del caldo si ricerca sempre di più la comodità. Non si tratta soltanto di vestirsi comodi per via dell’afa, ma anche a tavola si cercano le soluzioni più semplici. Oltre a cambiare i prodotti ortofrutticoli, con il cambio di stagione cambiano anche le esigenze.

Con l’aumento delle temperature si è più propensi a scegliere insalate, frutta già tagliata, ecc… Per ulteriore fretta, la scelta ricade frequentemente in prodotti già pre-confezionati e pronti all’uso. Ovviamente direi anche per pigrizia, molto spesso nemmeno si guarda il contenuto della confezione di insalata in busta e si acquista. L’importante è che sia già lavata, tagliata, asciugata, pronta da condire, e per chi ha poco tempo da voler dedicare alla preparazione dei pasti l’insalata in busta è la soluzione ideale, credendo di mangiare verdura e quindi mangiare sano.

Sembra che in Italia siano davvero tanti i consumatori di questi prodotti; il nostro paese è il primo mercato europeo nel consumo dei cosiddetti ortaggi di IV gamma, ossia tutti quei prodotti pronti per il consumo. Con un giro d’affari di 730 milioni di euro e una tendenza di crescita dell’8%, però, il settore non è ancora regolato da norme ben precise.

Questo prodotto rischia di stravolgere le abitudini alimentari consolidate. Infatti, la scelta di un tipo di insalata piuttosto che un altro, può rovinare la nostra alimentazione. Ad esempio, se per fretta, e per il pregiudizio che mangiare molto poco, rientri nel concetto di dieta, acquistare per il pranzo soltanto una busta di insalata verde è sbagliato. In effetti per un pranzo è una portata troppo esigua, in quanto il pranzo, in base anche alle attività che si svolgono deve comunque darci energie e nutrienti per proseguire la giornata, almeno fino all’orario della merenda pomeridiana.
Allo stesso tempo si rischia di incorrere nell’errore opposto, ossia nell’acquistare insalate preconfezionate troppo ricche di alimenti grassi, senza carboidrati. La maggior parte di questi prodotti ad ingredienti misti contengono spesso più alimenti ricchi in grassi saturi, come la mozzarella o altri formaggi.

Occorre far attenzione anche al quantitativo di frutta oleosa, ad esempio le olive. Sono frutti ricchi in oli vegetali, di cui non bisogna abusare. Il vero pericolo in cui si incorre utilizzando queste buste è che credendo di seguire una sana alimentazione, se ne abusa. Allo stesso tempo eliminare da un piatto i carboidrati, non ci aiuta né al mantenimento della linea, né alla salute. É sempre bene ricordare che i carboidrati, nel giusto quantitativo, ci forniscono energia, fibre, sazietà e appagamento.

Inoltre nelle insalate preconfezionate non c’è alcuna disposizione fissa sui limiti della contaminazione microbica delle foglie di insalata, sempre presente in misura più o meno allarmante. La salubrità delle insalate pronte è un tema di grande attualità all’estero. Poche settimane fa, il Codex Alimentarius (composto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e FAO per regolare il mercato alimentare) nella sua trentatreesima sessione ha deciso di vietare l’uso di letame come concime e di acque contaminate come irrigazione per tutti i prodotti di quarta gamma.

Da un paio d’anni, del resto, l’Agenzia per la sicurezza alimentare tedesca (BfR) continua a monitorare il settore, e a scoprire falle igieniche così gravi da raccomandare sempre ai consumatori un ulteriore lavaggio domestico delle insalate pronte. Una beffa indigeribile, visto il caro prezzo che si paga per portare in tavola un prodotto pronto da condire. Per questo motivo, organizzando bene le tempistiche e gli orari dei vari impegni, il gesto più corretto sarebbe quello di prepararsi a casa, una serie di piatti freddi pronti, variegando il più possibile. Ad esempio una ricca insalata di farro, pomodorini, basilico, curcuma e semi di sesamo, può essere un ottima idea; oppure utilizzare più tipologie di lattuga (riccia, romana, indivia, radicchio…), crostini di pane bagnato e succo dei pomodori per un piatto ricco di colori. Il tutto è molto semplice da preparare, sfizioso perché ricco di colori ma soprattutto sano.

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