Fabriano

Whirlpool: lavoratori a casa. Scatta la cassa integrazione ordinaria nel sito di Melano di Fabriano

Dal 6 al 10 e dal 13 al 16 giugno, invece, capacità produttiva ridotta all’incirca al 50%. Dal 17 giugno, poi, partiranno le ferie estive a scorrimento. Il punto con Pullini, responsabile per la Fiom del distretto economico di Fabriano

Lo stabilimento Whirlpool di Melano

FABRIANO – Parte la cassa integrazione ordinaria per il mese di giugno nello stabilimento della Whirlpool di Melano di Fabriano. Oggi, 3 giugno, tutti i lavoratori a casa. Dal 6 al 10 e dal 13 al 16 giugno, invece, capacità produttiva ridotta all’incirca al 50%. Dal 17 giugno, poi, partiranno le ferie estive a scorrimento per le restanti due settimane del mese, vale a dire per la metà circa dei 550 lavoratori impiegati. I fermi riguarderanno sia la parte di produzione dei modelli a gas che l’elettrico. Già è stato reso noto che a luglio, si farà ricorso a ulteriori tre giorni cassa integrazione. Previste, le restanti due settimane di ferie estive a scorrimento, per la restante parte dei dipendenti che non hanno goduto delle ferie a giugno. «La multinazionale americana ha affermato che l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale – secondo quanto riferisce Pierpaolo Pullini, responsabile per la Fiom del distretto economico di Fabriano – è dovuto a una temporanea contrazione del mercato e alle difficoltà, causa scenari internazionali complicati anche per il conflitto in Ucraina, nel reperimento delle componentistiche».

Whirlpool, al via la cassa integrazione

Da oggi comincia la cassaintegrazione allo stabilimento Whirlpool di Melano di Fabriano «La Fiom di Ancona ritiene indispensabile che l’azienda, quanto prima, confermi in maniera ufficiale quanto sottoscritto durante l’esame congiunto, ossia la temporaneità della contrazione di mercato che porterà da qui al 17 giugno all’utilizzo dell’ammortizzatore sociale ordinario. Whirlpool si è impegnata, su richiesta delle Rsu, a garantire comunque la maturazione dei ratei, richiesta portata avanti con forte determinazione per sostenere il reddito delle persone che saranno poste in ammortizzatore sociale. Chiediamo – conclude Pierpaolo Pullini – che l’azienda chiarisca fin da subito come intende recuperare l’attuale mancanza di volumi produttivi e le azioni che intende intraprendere per evitare inefficienze produttive, fermi e disagi alle persone a causa della difficoltà di reperimento delle componentistiche, confermando al più presto la strategicità del polo di Melano e di tutto il territorio fabrianese».

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