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Voucher nido e assegni di maternità. Ecco cosa sono

Oltre a Bonus mamme e bonus bebè, è stato varato il contributo sui nidi. Sono mille euro, erogati in undici mesi, da utilizzare per il pagamento delle rette, per un massimo di tre anni, e spetta per i bambini nati nel 2016. Il punto con il commercialista Giancarlo Chiariotti

JESI – Contributi per famiglie, bonus per asili e vaucher baby sitter. Come funzionano questi contributi e chi ne ha diritto, lo abbiamo chiesto al commercialista jesino Giancarlo Chiariotti: «Oltre a Bonus mamme e bonus bebè, è stato varato un altro contributo “Bonus nido 2017”. Sono mille euro, erogati in undici mesi, da utilizzare per il pagamento delle rette asilo nido e spetta per un massimo di tre anni per i bambini nati nel 2016».

Sono previsti limiti di reddito?
«No. Sono uscite recentemente le istruzioni per la richiesta: si possono presentare le domande dal 17 luglio e solo in via telematica (come tutte le altre) dal portale dell’Inps o tramite un patronato».

Quali altri contributi possono valutare le famiglie?
«Voucher asilo nido e baby sitter: sono 600 euro al mese per un massimo di sei mesi per le mamme lavoratrici dipendenti o iscritte alla gestione separata inps che tornano a lavorare dopo la maternità obbligatoria. Hanno diritto anche le lavoratrici autonome e imprenditrici ma in questo caso l’importo è ridotto alla metà pertanto i 600 euro sono spalmati su tre mesi. Il contributo sarà erogato direttamente alla struttura che ospita il bambino mentre il “buono baby sitter” viene ritirato direttamente alla sede provinciale dell’Inps. Attenzione a non superare i 120 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda poiché il mancato ritiro equivale alla rinuncia».

Cosa è invece l’assegno di maternità?
«Va richiesto al comune di residenza e spetta solo alle mamme disoccupate o casalinghe. La richiesta va fatta entro sei mesi dalla nascita. Hanno diritto anche donne extracomunitarie con permesso di soggiorno. L’importo dell’assegno viene valutato annualmente dal comune in base all’adeguamento Istat. Questa domanda si presenta in via telematica all’Inps».

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