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Verbale annullato dopo la multa per alta velocità: «Ho accelerato per evitare un palo pericolante»

Il giudice di pace di Macerata ha dato ragione al ricorso di una donna contro il comune di Appignano. L'autovelox l'aveva sanzionata ma lei ha dimostrato che aveva superato il limite per la presenza di un lampione obliquo che poteva caderle addosso

Vigili urbani
Vigili urbani

APPIGNANO – Accelera per evitare un palo della luce che rischiava di cadere sulla sede stradale e viene mutata dall’autovelox per aver superato il limite di velocità. Ritenendo la sanzione ingiusta la impugna davanti al giudice di Pace che le dà ragione. «E’ stato un caso di necessità – riporta la motivazione della sentenza – il verbale va annullato». Per la donna, una 44enne appignanese, una vittoria che le farà risparmiare 169 euro di multa e le farà evitare la decurtazione di tre punti dalla patente.

Il ricorso è stato presentato al giudice di Pace di Macerata Maria Giuseppina Vita, la settimana scorsa. La multa è del 27 febbraio scorso.

La 44enne si trovava lungo la strada provinciale 57, nel territorio di Appignano, quando al volante della sua Ford Fiesta ha visto un palo della pubblica illuminazione obliquo, in procinto di cadere sulla strada. Così ha accelerato per superare il tratto più velocemente possibile. Subito dopo il lampione c’era l’autovelox. Temendo di aver preso una multa, che poi le è stata accertata, si è rivolta subito ai vigili urbani per chiedere l’annullamento perché motivato da forza maggiore, la sua incolumità. Ma il verbale le è stato comunque notificato. La donna, tramite l’avvocato Gabriele Galeazzi del foro di Ancona, ha fatto ricorso contro il Comune al giudice di Pace che le ha dato ragione. Nel documento la 44enne ha fornito le foto del palo obliquo che il Comune poi ha fatto rimuovere perché appunto pericoloso.

La foto con il palo obliquo messa a verbale nel ricorso

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