Attualità

Vandali alla Cgil di Chiaravalle

Solidarietà per l'atto vandalico alla bacheca della Cgil dove era esposto il manifesto della campagna nazionale "Mai più fascismi" da Rifondazione e dal Ps che parla di una provocazione codarda

CHIARAVALLE – Atto vandalico messo a segno da ignoti nella bacheca della Cgil in Piazza Risorgimento a Chiaravalle dove era esposto il manifesto della campagna nazionale “Mai più fascismi“.

sede Cgil Chiaravalle
Il Municipio in Piazza Risorgimento a Chiaravalle

Alla Cgil chiaravallese arriva il sostegno delle forze politiche: «Solidarietà per l’atto vandalico – fa sapere Rifondazione Comunista di Chiaravalle – Un gesto sicuramente voluto visto che nessun’altra delle bacheche vicine ha subito alcun danno. Testimonia questo fatto di un clima, che da tempo Rifondazione denuncia, di sottovalutazione “tollerante” nei confronti di questi fenomeni che qualcuno definirà ragazzate, ma covano invece il germe dell’intolleranza madre di ogni fascismo. Essi sono infatti alimentati dalla propaganda razzista sui social, sostenuti da “goliardie sportive”, fomentati da distorte narrazioni sulla Resistenza». Rifondazione non manca di ricordare «le insinuazioni sulle ‘responsabilità dei partigiani’ in relazione al bombardamento alleato del 17 gennaio 1944, postate sul blog “Unione Civica Chiaravalle” alle quali, purtroppo nessuno ha, colpevolmente, replicato».

Solidarietà anche dal Psi di Chiaravalle che parla di una provocazione codarda ed infame: «Apprendiamo con viva preoccupazione dell’atto vandalico compiutosi verso la bacheca della Cgil in piazza Risorgimento. Atto mirato verso il Sindacato, il quale si è espresso apertamente esponendo nell’albo un opuscolo recitante “Mai più fascismi”. Il Partito Socialista Italiano si stringe alla Cgil in questo momento di attacco alla democrazia, al libero pensiero e alla libertà. Provocazione codarda ed infame, che mirava proprio al far parlare di sè nel classico stile fascista, nascondendosi dietro ad atti di basso livello, minando alla libertà di espressione e cercando di intimidire quel popolo che dice di no al fascismo. Chi ama la Patria non intimidisce gli altri Uomini e Donne che la abitano, ma fa di tutto per difendere le libere istituzioni e la libertà di ogni singolo individuo presente nello Stato Italiano».

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