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Vaccini, Pd Ascoli attacca la Regione: «Marche ultime in Italia». Lettera al ministro Speranza

Conferenza con Casini, Ameli, Procaccini e Agostini. Chiesti i nomi dei vaccinati non prioritari. Nel capoluogo ascolano saltate 100 vaccinazioni per errori nelle prenotazioni

Anna Casini
Anna Casini

ASCOLI PICENO – Partito Democratico all’attacco della Giunta regionale ma anche del sindaco di Ascoli e degli esponenti di punta della destra locale (Castelli, Latini) per la gestione della crisi sanitaria e in particolare della campagna vaccinale in corso.

Oggi in conferenza stampa via web, il consigliere regionale Anna Casini, il consigliere comunale Francesco Ameli, il segretario locale dei Dem, Angelo Procaccini e l’ex assessore e parlamentare Luciano Agostini hanno duramente criticato l’azione di Acquaroli per i ritardi e le lacune nelle procedure di somministrazione del siero agli anziani e alle categorie prioritarie.

«Le Marche sono all’ultimo posto in Italia per la distribuzione della prima dose di vaccino – ha detto la Casini – e prime invece per l’occupazione dei posti nelle terapie intensive. Una situazione grave ed intollerabile, tanto più sapendo che sono state vaccinate persone che in base al piano generale non ne avevano diritto, almeno nella prima fase. Per tutto questo abbiamo segnalato quanto sta accadendo nella nostra regione al Governo, con una lettera sia al ministro della Salute Speranza che al commissario Figliuolo».

Ameli ha denunciato quella che lui ritiene essere “la disorganizzazione” con cui si sta procedendo nella campagna di vaccinazione sul territorio, con particolare riferimento alle zone interne del Piceno: «A molti medici di base non sono state indicazioni su come agire, e nei paesi dell’entroterra ci sono anziani non deambulanti e persone molto fragili che non ricevono informazioni da un mese e mezzo».

Un quadro preoccupante, secondo il Pd di Ascoli, che stride anche con la vicenda nota di molti residenti, in ambito regionale, che hanno ricevuto il prodotto nelle settimane scorse, ma che non erano affatto tra le categorie prioritarie, anziani e operatori sanitari in testa.

«Noi vogliamo i nomi presenti in quell’elenco che è stato consegnato alle autorità – ha dichiarato Luciano Agostini – e non ci fermeremo di fronte ai dinieghi, anche per risvegliare le coscienze dei residenti su quanto sta avvenendo. Al contrario di quanto fatto un anno fa dalla precedente amministrazione, la giunta regionale attuale non solo non fa prevenzione sul covid, ma rincorre l’emergenza senza avere un piano di azione prestabilito».

Dal canto suo il segretario del Pd Angelo Procaccini, che è anche consigliere comunale. ha ricordato una vicenda accaduta ieri ad Ascoli: «Cento residenti si sono presentati per fare la vaccinazione, ma hanno dovuto rinunciare non perché mancassero le fiale ma perché c’erano stati degli errori nelle prenotazioni. Tutto ciò è inaccettabile!».

Il coordinatore Dem ha sollecitato il sindaco del capoluogo Marco Fioravanti (Fratelli d’Italia) a far sentire la propria voce nei confronti delle istituzioni, rompendo un «silenzio imbarazzante» che contrasta con le critiche che per anni sono state rivolte verso l’ente regionale, per la gestione del sistema sanitario da parte sua e degli altri amministratori locali ora entrati nella Giunta di Palazzo Raffaello, come Guido Castelli e Giorgia Latini.

«Non solo molti sindaci della nostra provincia ma centinaia di persone si sentono completamente abbandonate – ha concluso il capogruppo in consiglio comunale Ameli – e noi riceviamo quotidianamente richieste di aiuto e di informazione su come agire. La Regione sta facendo molta confusione e dovrebbe invece cambiare subito direzione».

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