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Vaccini, a Pesaro sono 14 i bambini inadempienti esclusi. E c’è chi si organizza da solo

Il provvedimento del Comune di Pesaro in base alla legge 119. Verifiche incrociate dell Asur e lettere ai genitori. Rete di mamme e papà free vax per "asili" fai da te

PESARO – Scuole al via, 14 esclusioni a Pesaro per l’inadempienza degli obblighi vaccinali.

Il Comune di Pesaro lo rende noto tramite una determina pubblicata sull’albo pretorio, rettificata negli ultimi giorni. Il richiamo è alla legge 119 del 31 luglio 2017 secondo cui “l’assolvimento degli obblighi vaccinali costituisce requisito di accesso alla Scuola dell’infanzia”.

Dopo le iscrizioni è toccato all’Asur fare le verifiche. L’ente sanitario ha poi trasmesso i dati al Servizio Politiche Educative, inviando un elenco di genitori che non hanno provveduto al deposito della documentazione.

Nero su bianco che dopo la raccomandata ai genitori arriva la decadenza dell’iscrizione e si procederà «allo scorrimento della graduatoria per i posti che si rendono disponibili in base alle liste di attesa». Nell’elenco ci sono 14 bambini.

«È un numero contenuto – spiega l’assessore alle Politiche Educative Giuliana Ceccarelli – una percentuale davvero bassa. Ci sono ancora genitori irriducibili che si sono organizzati anche tra loro per non mandare i bimbi all’asilo». Niente sconti, come ribadito anche durante l’estate.

Anche gli ultimi mesi sono stati piuttosto caldi per le esclusioni dai centri estivi. Ben 45 minori erano risultati inadempienti con gli obblighi vaccinali e dunque esclusi.

In aumento comunque i dati. Secondo i numeri dell’Area Vasta 1 la copertura per quanto riguarda l’esavalente (Poliomelite, Difterite, Tetano, Pertosse, Epatite B, Hib) è al 93,7%, di poco sotto allo standard del 95% indicato come soglia di immunità di gregge. Urbino è al 96,89% mentre Fano tocca il 96,34%. Resta indietro Pesaro con un 89,47% nonostante un +2% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il Morbillo, Parotite Rosolia il dato in area vasta si ferma al 91,50%. A Urbino si tocca i 97,20% mentre a Fano il 93,64%. Segue Pesaro con l’86,28%, ma con un recupero di 9 punti percentuali (77,06% nel 2017 e 62% nel 2014).

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