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Urbino, l’altruismo oltre la morte: dona i reni, già trapiantati a una donna

L'espianto di reni e cornee su una persona deceduta qualche giorno fa. La grande solidarietà ha permesso di salvare una 41enne. Per il nosocomio cittadino si tratta del sesto prelievo di organi eseguito da inizio anno

URBINO – L’altruismo oltre la morte. Un gesto che salva delle vite umane.
Nella notte del 13 agosto è morta una persona di 79 anni che si è distinta per un grande gesto di solidarietà e generosità donando gli organi. L’intervento è stato eseguito, dall’equipe chirurgica del Centro Trapianti di Bergamo e dagli anestesisti del reparto di anestesia e rianimazione di Urbino diretto da Paolo Brancaleoni.

I due reni prelevati sono stati prontamente inviati all’ospedale di Padova e trapiantati, con successo su di una donna di 41 anni in attesa di trapianto. Le cornee sono state trasportate alla banca degli occhi di Fabriano. Per l’ospedale di Urbino si tratta del sesto prelievo di organi eseguito da inizio anno.

L’azienda ospedaliera vuole sottolineare «il grande valore etico della donazione, un gesto di amore e di solidarietà che apre nuove speranze di vita a pazienti gravemente ammalati, che, a volte, attendono anni appesi ad un filo la possibilità di riavere la vita attraverso un trapianto d’organi. Nonostante il grande lavoro e le numerose figure professionali medici ed infermieri che sono coinvolti in un prelievo-trapianto multiorgano, tutto sarebbe vano se non vi fosse alla base un gesto di eccezionale altruismo da parte delle persone che permettono, con il loro assenso appunto, di procedere alle operazioni di donazione dei propri organi».

Il prelievo è stato coordinato dal dottor Marco Marini, responsabile locale per L’Area Vasta 1 dei prelievi, con l’aiuto degli infermieri della Unità Operativa di Rianimazione. Il personale ringrazia i familiari che, in un momento di grande dolore, hanno autorizzato il prelievo e permesso ad altre persone di tornare a vivere.

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