Attualità

Urbino, concorso di idee per la demolizione e ricostruzione dell’Istituto Raffaello

7 i milioni per l'edificio. Atri 7 per l'ex Carducci di Fano. Le strutture erano state dichiarate inagibili dopo le verifiche sismiche

L'istituto Raffaello di Urbino

URBINO – Demolizione e ricostruzione della scuola Raffaello di Urbino, ecco il concorso di idee. 5 milioni di euro dal ministero e 2 dalla Provincia.

È stato pubblicato sul “Portale Appalti” della Provincia di Pesaro e Urbino, all’indirizzo https://sua.provincia.pu.it/PortaleAppalti/, il bando per il “Concorso di idee a procedura aperta, unico grado” per la demolizione e ricostruzione dell’edificio in via Oddi 17, sede dell’istituto “Raffaello” di Urbino.  La partecipazione è aperta a una serie di soggetti, in forma singola e associata, che dovranno elaborare una proposta ideativa nel rispetto dei costi, della documentazione di concorso e delle prestazioni richieste. La proposta ideativa, che dovrà pervenire entro il 14 dicembre (ore 13), dovrà contenere una scheda di sintesi, una relazione tecnico-illustrativa, una relazione metodologica, tavole di progetto ed eventuale modello fisico o in scala ridotta della soluzione architettonica, strutturale e tecnologica ideata, qualora il concorrente lo ritenesse utile al fine di migliorare la comprensione da parte della Commissione.

Ricordiamo che il Raffaello non era più a norma dopo le verifiche sismiche dello scorso anno. Stesso discorso per il Nolfi di Fano.

La commissione giudicatrice, che verrà nominata dalla Provincia dopo il termine di consegna dei plichi, individuerà, mediante graduatoria, i tre migliori classificati, a cui verranno assegnati rispettivamente 5 mila, 3 mila e 2 mila euro. Al primo classificato, oltre al premio di 5 mila euro, verranno affidati la redazione del progetto definitivo e del progetto esecutivo ed il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione (per quest’ultima è necessario il possesso di alcuni requisiti), per un importo totale delle prestazioni professionali pari a 513 mila e 793 euro.  

Presidente Provincia PU Giuseppe Paolini
Il presidente della Provincia di PU Giuseppe Paolini

«Come noto – evidenzia il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – la demolizione e ricostruzione del ‘Raffaello’ di Urbino verrà finanziata con 5 milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del bando ‘Sisma 120’ (l’istituto si era collocato al quinto posto nella graduatoria) e 2 milioni di euro di cofinanziamento della Provincia di Pesaro e Urbino. Attualmente tutti gli studenti del ‘Raffaello’ sono collocati nel Palazzo Battiferri (edificio ex Maestre Pie Venerini), sempre in via Oddi, acquistato dalla Provincia ed adeguato al suo interno con una serie di lavori per ricavare le aule necessarie, regolarmente completate con la consegna degli ultimi piani per l’inizio dell’anno scolastico il 14 settembre scorso. Con questo concorso di idee individueremo dunque il progettista del nuovo Raffaello».

Soddisfazione viene poi espressa dal presidente Giuseppe Paolini «per la notizia di un emendamento al Decreto Agosto che prevede ulteriori fondi per lo scorrimento della graduatoria del bando Sisma 120, consentendo il finanziamento della demolizione e ricostruzione del ‘Nolfi ex Carducci’ di Fano, per un importo di 5 milioni di euro. La Provincia – aggiunge – è sempre attenta ad elaborare progetti e strategie volti al reperimento delle risorse, ringrazio tutti i parlamentari del territorio ed in particolare l’onorevole Roberto Rossini. Anche per Fano, come avevamo indicato nel progetto presentato al Miur e come avvenuto per il ‘Raffaello’ di Urbino, l’Amministrazione provinciale aggiungerà ai fondi del Ministero un cofinanziamento di 2 milioni di euro. Inoltre, i primi di novembre conosceremo il nome del vincitore del concorso di idee che abbiamo bandito nel luglio scorso proprio per la demolizione e ricostruzione del Nolfi ex Carducci, che ha visto l’arrivo in Provincia di 8 idee progettuali. I due finanziamenti per il ‘Raffaello’ di Urbino e per il ‘Nolfi ex Carducci’ di Fano sono frutto di un’attenta pianificazione dell’ente, che ha partecipato al bando inserendo anche la disponibilità di un cofinanziamento, con la convinzione di veder accolti i progetti e ottenere risorse».

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