Attualità

Università di Macerata, inaugurato (in presenza) il Master in Global Management for China

Sono 28 gli iscritti alla settima edizione del corso per formare specialisti nelle relazioni commerciali e imprenditoriali con il gigante asiatico

MACERATA – Con 28 studenti, quasi tutti in aula e solo pochi collegati online, l’Università di Macerata ha inaugurato la settima edizione del Master in Global Management for China organizzato in consorzio con la Ca’ Foscari di Venezia, L’Orientale di Napoli e l’Università Roma Tre.

«Con il master – commenta il rettore Francesco Adornato – l’Ateneo propone ulteriori spazi di approfondimento scientifico e culturale sulla Cina. Vorrei tuttavia sottolineare la profonda emozione nell’inaugurare in aula il master che, nel rispetto delle regole sanitarie, propone comunque l’essenza dell’esperienza formativa universitaria: la presenza. Quella di stamattina è stata una scelta incoraggiante e di fiducia per il futuro che ci attende e che vogliamo costruire ancora più luminoso di prima».

Come hanno spiegato la direttrice del master Francesca Spigarelli e il direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin, la Cina costituisce la seconda economia – che diventerà prima entro il 2028 secondo le ultime previsioni – del mondo per Pil, leader per esportazioni e capacità di attrazione degli investimenti diretti esteri. Le relazioni con il gigante asiatico sono di vitale importanza per molte imprese italiane, soprattutto quelle operative nei settori del made in Italy.
Nello scenario post- Covid sono richieste nuove strategie sia di approccio al mercato cinese, sia di gestione delle relazioni di fornitura e di clientela. Oltre alle competenze linguistiche e culturali, le imprese richiedono giovani in grado di affrontare scenari in continuo mutamento attraverso strumenti economici e giuridici nonché una conoscenza adeguata del funzionamento e dei meccanismi sottostanti le catene globali del valore.

Obiettivo del master in Global Management for China è proprio quello di formare professionisti in grado di supportare i processi di internazionalizzazione delle imprese italiane che operano in Cina e di quelle cinesi che investono in Italia. Il percorso formativo, che prevede lezioni, esercitazioni e testimonianze di professionisti ed esperti – oggi era presente il copywriter, creativo e docente di comunicazione Francesco Cardinali – si basa su due aspetti fondamentali: l’uso della lingua cinese e il taglio pratico/applicativo.

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