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Unione dei Comuni, l’intervento delle opposizioni è «miope» secondo il sindaco di Senigallia

Maurizio Mangialardi, Primo Cittadino del comune capofila delle Terre della Marca Senone, interviene sulla miopia delle minoranze consiliari che hanno criticato il nuove ente approvato recentemente

Maurizio Mangialardi
Maurizio Mangialardi

SENIGALLIA – Il progetto dell’unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone” non può tornare indietro tramite i consigli comunali. Dato che ancora non è tecnicamente attiva, è difficile che si verifichi quanto richiesto dalle minoranze perché i segretari comunali che hanno approvato la validità del progetto, dovrebbero ora sostenerne la non fattibilità e fare retromarcia rispetto al parere dato appena due mesi fa.

A sostenerlo è Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, che interviene il giorno dopo la conferenza in cui le minoranze consiliari dei paesi aderenti all’unione dei comuni hanno presentato le principali criticità. Tra queste vi era la questione di presunte irregolarità nello statuto approvato dai vari consigli comunali in tema di rappresentanza democratica; le problematiche sulla mancata indicazione di copertura finanziaria delle funzioni che finiranno in capo all’unione; la questione della tardiva trasparenza sulla volontà della maggioranza, nonché sui dati mancanti a corredo della bontà dell’iniziativa.

Ma «la bontà del progetto è evidente, senza bisogno di ulteriori dati, dall’esperienza dell’ufficio comune – dichiara il primo cittadino – dove siamo riusciti a mettere insieme le forze e ad avere risorse che nessun singolo comune sarebbe riuscito a ottenere da solo. Segno che quando si lavora insieme e bene, i risultati poi arrivano. Mi spiace che i consiglieri si siano chiusi nelle loro posizioni e non riescano a intravedere le opportunità che vi sono con l’unione dei comuni: una miopia che mi mette tristezza».

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