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Unicam, importante finanziamento europeo per un progetto sugli Open Data

Si tratta di un progetto di ricerca e formazione che prevede un approccio olistico agli open data, affrontando il problema non solo dal punto di vista tecnologico, ma multidisciplinare

Camerino
Camerino (Foto da Pixabay)

CAMERINO – Il nuovo anno si apre per Unicam con un importante finanziamento europeo nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie – Innovative Training Network, per il progetto “ODECO: Towards a sustainable Open Data ECOsystem”, coordinato per Unicam dal professor Andrea Polini della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie, progetto che opera nell’ambito degli Open Data.

Il professor Andrea Polini di Unicam

Si tratta di un progetto di ricerca e formazione che prevede un approccio olistico agli open data, affrontando il problema non solo dal punto di vista tecnologico, ma multidisciplinare; vi sono infatti coinvolti anche gruppi di ricerca anche nell’ambito sociale oltre che informatico, una sinergia di competenze al fine di poter permettere quello che è stato chiamato un utilizzo circolare degli open data, ossia un utilizzo e una creazione di open data mettendo al centro gli utenti

Il partenariato del progetto è composto da università europee, Technische universiteit Delft che è anche coordinatore, Katholieke Universiteit Leuven, Centre National de la Recherche Scientifique, Universidad de Zaragoza, University of the Aegean, Aalborg University, oltre naturalmente ad Unicam, e 10 aziende, proprio con l’obiettivo di creare la massima interazione tra il mondo della produzione ed il mondo della ricerca.

Il progetto mira in principal modo alla formazione di nuovi ricercatori, tanto che le attività saranno realizzate proprio da dottorandi, per selezionare i quali saranno messe a disposizione 15 borse di studio, di cui 2 per l’Università di Camerino, nell’ambito dell’utilizzo di tecniche di data analytics e machine learning e tecniche di co-creazione di dati.

Si creerà quindi a livello internazionale una sorta di scuola di dottorato su queste tematiche, che prevede anche momenti di formazione comune attraverso seminari, mooc e scuole estive che vedranno la partecipazione di tutti e 15 i dottorandi selezionati per il percorso.

«Siamo davvero molto soddisfatti – ha sottolineato il professor Polini – per questo successo, scaturito anche grazie all’attività che il gruppo di ricerca Unicam sta portando avanti da anni nell’ambito dell’e-gov, sfociato nell’organizzazione della più importante conferenza scientifica mondiale sui temi dell’e-government (EGOV 2019), in occasione della quale è stato possibile avviare i contatti con le istituzioni straniere presenti nel network del progetto».

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