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Un percorso solidale per le donne del Burkina Faso parte da Senigallia

Aiutare la vendita di burro di karité delle donne africane è un piccolo impegno che tutti possono portare avanti per far uscire 150 donne e famiglie dalla situazione di estrema povertà. Michela Gambelli, presidente del Consiglio delle donne della spiaggia di velluto: «Occorre dare sempre più spazio a percorsi di solidarietà e umanità»

La vendita del burro di karité e dei suoi derivati in Burkina Faso
La vendita del burro di karité e dei suoi derivati in Burkina Faso

SENIGALLIA – Il Gruppo di Acquisto Solidale Montimar e il Consiglio delle Donne di Senigallia hanno dato vita a un progetto solidale in favore delle donne africane del Burkina Faso, per combattere la miseria in cui vivono.
«Il progetto mira – come spiega la presidente del Gas a Marzocca di Senigallia Maria Cristina Bonci – a promuovere il lavoro delle donne, con le loro risorse, nella loro terra: producono burro di karitè per vincere la miseria e per questo vanno aiutate».

Mercoledì pomeriggio (6 dicembre, Ndr) alle ore 19 da Marzocca ci sarò il collegamento in videoconferenza con l’Olanda dove Gianfranco Molinar, consulente della ASVT Dollebou, spiegherà meglio il progetto.
«Il Gruppo di Acquisto Solidale Montimar è ormai diventata una realtà ben consolidata – continua Bonci – e il connubio col Consiglio delle donne del comune di Senigallia è importante per sostenere queste 150 ragazze che lavorano duramente, sfruttando le ricchezze del loro Burkina Faso, senza dover abbandonarlo in cerca di una “terra promessa” oltre lo stretto di Gibilterra».

Il progetto è portato avanti grazie alla collaborazione con l’associazione per la salvaguardia dei valori tradizionali (ASVT) Dollebou di cui fanno parte 150 donne con le loro famiglie. L’Asvt nasce nel 1994 per volontà di un gruppo di donne che avevano preso coscienza della situazione di estrema povertà delle donne africane in generale e delle Burkinabè in particolare. L’attività principale è la raccolta, la produzione, la trasformazione e la commercializzazione del burro di karité e dei suoi derivati. Il burro è venduto puro e con i suoi derivati sui mercati locali, regionali e talvolta internazionali. Gli obiettivi sono diversi e spaziano dalla sensibilizzazione, l’educazione, l’informazione all’organizzazione del lavoro per produrre meglio e vendere più prodotti possibili, ma si cerca anche di favorire la crescita culturale secondo il principio “una donna un reddito”. Non solo emancipazione in Burkina Faso, ma anche creazione di legami di solidarietà, di collaborazione, di partenariato tra le associazioni simili nazionali, regionali e internazionali, per vincere la povertà in cui vivono intere famiglie e regioni.

«Desidero ringraziare il Gas – ha dichiarato Michela Gambelli, presidente del Consiglio delle donne di Senigallia – che ci ha fatto conoscere questa bellissima realtà. Occorre dare sempre più spazio a percorsi di solidarietà e di umanità e questo con le donne del Burkina Faso è un bellissimo esempio».

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