Attualità

Ubi Banca “ingloba” l’Esagono

Banca Popolare di Ancona è stata incorporata dalla capogruppo, che si appresta ad effettuare la medesima operazione con Nuova Banca Marche e portare a termine il progetto di “Banca unica”

JESI – Banca Popolare di Ancona è stata formalmente inglobata da Ubi Banca. A darne comunicazione è proprio la capogruppo che, nel giro di un anno, effettuerà la medesima operazione anche con Nuova Banca Marche. Da oggi, quindi, i clienti dell’istituto di credito jesino, con quartier generale all’Esagono in zona Zipa, diventano a tutti gli effetti clienti Ubi. Ma continueranno comunque a trovare le insegne “Bpa” in giro per il centro Italia.

«A seguito della stipula dei relativi atti di fusione in data 2 febbraio 2017 e delle avvenute iscrizioni degli atti stessi presso i competenti registri delle imprese – si legge nella nota ufficiale -, con decorrenza degli effetti verso i terzi dalla data odierna, sono state perfezionate le operazioni di fusione nella capogruppo UBI Banca S.p.A. di Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (“BPB”), Banca Popolare di Ancona S.p.A. (“BPA”), Banca Carime S.p.A. (“Carime”), Banco di Brescia San Paolo CAB S.p.A. (“BBS”) e Banca di Valle Camonica S.p.A.(“BVC”). La decorrenza degli effetti contabili e degli effetti fiscali è invece posizionata al 1° gennaio 2017. Per effetto dell’emissione di nuove azioni di UBI Banca al servizio del concambio delle azioni di BPA, Carime e BVC (tutte le azioni di BPB e BBS sono state invece annullate senza concambio in quanto detenute dall’incorporante UBI Banca), il capitale sociale di UBI Banca è aumentato a Euro 2.443.092.155,00 (suddiviso in n. 977.236.862 azioni prive del valore nominale), fatti salvi il maggior importo del capitale sociale e il maggior numero di azioni – peraltro di entità non significativa – che saranno individuati, alla conclusione delle operazioni di concambio, in dipendenza dell’applicazione dello specifico meccanismo di arrotondamento previsto nel progetto di fusione ex art. 2501 ter cod.civ.. A decorrere dalla data odierna è stato conseguentemente modificato l’art. 5.1 dello statuto sociale, al fine di recepire il nuovo importo del capitale sociale e il nuovo numero delle azioni».

Dal punto di vista operativo, quindi, «si sono concluse con successo le migrazioni di tutte e cinque le Banche Rete (BPB, Carime, BPA, BBS e BVC) sul sistema informativo di UBI Banca, ed è stata garantita sin dal primo giorno di attività la piena operatività di tutte le filiali migrate. Le migrazioni hanno riguardato un totale di circa 1.150 filiali e punti operativi, 8.300.000 anagrafiche di clientela, 2.450.000 conti correnti, 1.470.000 depositi titoli e hanno coinvolto circa 6.000 dipendenti nella fase preparatoria e post migrazione. Con la fusione e la migrazione in data odierna delle 5 banche rete, che seguono l’avvenuta integrazione a novembre 2016 di BPCI e BRE, si è sostanzialmente completata l’esecuzione del progetto di “Banca Unica”, in significativo anticipo di circa 4 mesi rispetto alle previsioni di Piano Industriale».

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