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Turismo, imposta di soggiorno e promozione della città: Vola Senigallia critica la giunta

La consigliera Pagani: «100 mila euro e poco più. Cifra non dignitosa per la prima città turistica della nostra regione»

L'estate a Senigallia: affollata la spiaggia di velluto
L'estate a Senigallia

SENIGALLIA – Altre critiche al bilancio comunale approvato la scorsa settimana arrivano da Vola Senigallia. Dopo le polemiche per le forzature sulla calendarizzazione dei lavori, è il turismo stavolta al centro delle osservazioni dell’opposizione. Troppo poche, secondo la consigliera Stefania Pagani, le risorse stanziate dalla nuova amministrazione Olivetti nel settore centrale dell’economia senigalliese, nonostante le entrate previste con l’imposta di soggiorno.

Guardando alcuni numeri del bilancio previsionale, l’amministrazione ha previsto investimenti nel settore turistico per 496 mila euro (366 mila euro per l’organizzazione del Summer Jamboree, 95 mila euro per eventi e manifestazioni, 35 mila euro per promozione turistica). Confermata l’imposta di soggiorno, è stata prevista un’entrata di 391.574 euro.

«Al netto del tutto, il più importante comparto economico della città merita un investimento diretto a carico delle casse comunali di soli 100 mila euro e poco più, per l’esattezza 104.426,00 euro. Questo dice il bilancio. Con tutta onestà, ma una cifra del genere vi sembra dignitosa per la prima città turistica della nostra regione?» domanda Pagani.

E ancora: per la promozione dell’immagine turistica della città il governo cittadino prevede di investire 35 mila euro (capitolo 1337/26 del bilancio comunale). «Sì, avete letto bene, 35 mila euro per promuovere il nostro sistema turistico, la spina portante della nostra economia cittadina!»

«Cosa ha raccontato il sindaco Olivetti – prosegue Pagani ricordando che è anche assessore al turismo – agli operatori turistici ed alle loro associazioni di categoria presentando le linee programmatiche di bilancio della nuova amministrazione? Ha comunicato i dati di bilancio o ha continuato a raccontare il libro elettorale dei sogni?».

«Io credo che Senigallia e i nostri operatori turistici meritino molto di più, tante risorse aggiuntive rispetto al passato (anche in considerazione di un contesto, inutile spiegare quale, che nel passato non c’era) per la promozione turistica e, almeno per quest’anno, la moratoria del pagamento da parte dei turisti dell’imposta di soggiorno. Immaginate lo slogan: venite a Senigallia, quest’anno non si paga l’imposta di soggiorno! Sono certa che un’amministrazione avveduta e consapevole di gestire le sorti di una città a fortissima valenza turistica avrebbe facilmente trovato nella stesura del bilancio la soluzione per la mancata entrata dell’imposta di soggiorno».

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