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Tratta ferroviaria Fabriano-Pergola: le perplessità di residenti e commercianti

A prendere posizione sulla tratta in disuso e ferma da anni è il presidente della sezione cittadina della Confcommercio Mauro Bartolozzi

Vagone sulla Fabriano-Pergola

FABRIANO – «Piuttosto che pensare alla riattivazione della Fabriano-Pergola che porta con sé numerose problematiche ambientali, di viabilità e di sicurezza, cerchiamo di impiegare tutti i fondi necessari per il completamento del raddoppio ferroviario Falconara-Orte, molto più utile». A prendere posizione sulla tematica riguardante la tratta ferroviaria Fabriano-Pergola in disuso da anni e ferma da tempo, è il presidente della sezione cittadina della Confcommercio, Mauro Bartolozzi.

«Premetto che il mio intervento è sia come rappresentante del mondo del commercio che come libero cittadino residente in zona Borgo. Dopo 25 anni di abbandono della tratta in questione con, nel frattempo, tante altre situazioni che sono avvenute, vorrei esprimere tutte le mie perplessità per questo discorso che ciclicamente torna in auge nel dibattito cittadino e non solo. I binari della ferrovia passano a una distanza di circa 8 metri dalle case che nel frattempo sono state costruite nella zona in questo lasso di tempo. Non è stata effettuata alcuna manutenzione e per questo è diventata pericolosa la riattivazione tout court della tratta Fabriano-Pergola».

Prima perplessità. Continua Bartolozzi: «La viabilità, se si riapre la tratta ci sarebbero importanti ripercussioni nella zona del Borgo, creerebbe una situazione tragica all’altezza della rotatoria con i tempi legati al passaggio a livello. Rischiamo una situazione di potenziale pericolo con le auto costrette a stare in attesa per molti minuti in una zona ad alto traffico».

Ne discende la seconda perplessità. «Aumenterebbero le polveri sottili e si andrebbe in linea contraria al Pums che prevede altre azioni per la mobilità sostenibile. Ci vorrebbero colonnine per il controllo della qualità dell’aria per la sicurezza delle tante persone che ci abitano. Mi sembra un controsenso per la salvaguardia dell’ambiente».

Terza perplessità. «Legata ai costi della riattivazione e la relativa messa in sicurezza – conclude Bartolozzi -. Magari si sarà costretti a realizzare dei sottopassaggi o elettrificare la tratta per limitare l’inquinamento. Ci sono tante altre priorità da realizzare, come il raddoppio della Falconara-Orte, impegniamoci su questo. E comunque sia, ci auguriamo che prima di fare qualcosa sia dato ai cittadini e ai commercianti di poter dare la propria opinione in merito. Non mi interessano discorsi politici, ma di buon senso. La ciclopedonale potrebbe essere una situazione alternativa interessante, non avrebbe impatto ambientale e potrebbe partire dopo la rotatoria del Borgo così non ci sarebbero neppure problemi legate alla viabilità. Oppure un treno elettrico, ma sempre pensando anche alla viabilità cittadina».

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