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Tod’s, riprendono le vendite e vola l’e-commerce. Diego della Valle: «Rilevante la crescita in Cina»

La pandemia ha condizionato pesantemente il business nelle diverse regioni del mondo, restano deboli i risultati dei Paesi europei

Buoni risultati di vendita e forte recupero della redditività nel primo semestre del 2021 per la Tod’s, società marchigiana a capo dell’omonimo gruppo italiano del lusso, attivo nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, accessori e abbigliamento di lusso e di alta qualità con i marchi Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay. Negli scorsi giorni, in una comunicazione agli investitori, l’azienda controllata dalla famiglia Della Valle e quotata alla Borsa di Milano, ha fatto sapere che il Consiglio di amministrazione di Tod’s S.p.A ha approvato i risultati del Gruppo Tod’s relativi al primo semestre 2021 (1 gennaio – 30 giugno 2021).

Diego Della Valle
Diego Della Valle

«Il secondo trimestre dell’anno ha confermato una accelerazione della performance del Gruppo, soprattutto nelle aree del mondo in cui i negozi stanno lavorando a pieno regime. Particolarmente rilevante la crescita in Cina, mentre sono ancora deboli le aree penalizzate dall’assenza dei turisti. Molto buoni i risultati di Roger Vivier e molto soddisfacenti i riscontri dei consumatori sulle collezioni del marchio Tods, sia per le calzature che per tutta la pelletteria; siamo inoltre molto soddisfatti del buon avvio delle collezioni autunnali attualmente nei negozi», ha fatto sapere Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del Gruppo. «Eccellenti i risultati del canale e-commerce – ha aggiunto – grazie anche agli importanti investimenti fatti nella divisione digital. Ritengo che l’incremento dei volumi e della qualità dei ricavi, insieme all’attento controllo dei costi di struttura, ci consentiranno di ottenere un progressivo miglioramento dei margini. Sono sempre più convinto che il posizionamento esclusivo dei nostri marchi ci permetterà di soddisfare ancora di più una clientela di giovani amanti della grande qualità e del buon gusto».

Nei primi sei mesi del 2021, il fatturato consolidato del Gruppo Tod’s ammonta a 398,4 milioni di euro, in crescita del 55,1% rispetto al primo semestre 2020 ma in calo sullo stesso semestre pre covid del 2019 (-10,9%). Negativo l’impatto delle valute, che è particolarmente visibile per i marchi Tod’s e Roger Vivier, che hanno una maggiore presenza all’estero; a cambi costanti, utilizzando cioè gli stessi cambi medi dei primi sei mesi del 2020, comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi sono pari a 405,5 milioni di Euro, in crescita del 57,8% rispetto al primo semestre 2020.

«Nella valutazione dei dati – fa sapere l’azienda – si deve tener conto che la pandemia ha condizionato pesantemente il business nelle diverse regioni del mondo; nel primo semestre 2021, il tasso medio di apertura dei negozi è stato dell’85%, come media mondiale, e dato il persistente contesto di pandemia, il Gruppo ha deciso di mantenere un atteggiamento di prudenza e di non immettere troppa merce sul mercato, a protezione del prestigio dei marchi».

Rispetto alla situazione ante pandemia del primo semestre 2019, si riscontra una flessione del margine industriale, prevalentemente dovuta ai maggiori costi di materie prime e logistica, ed una maggiore incidenza sui ricavi dei costi operativi, nonostante l’attenta e oculata politica di revisione dei costi. È aumentata, in particolare, l’incidenza sui ricavi del costo del personale, pari al 25,7% nel primo semestre 2021 rispetto al 23,6% del primo semestre 2019, nonostante la sostanziale stabilità degli organici del Gruppo. Sostanzialmente invariata l’incidenza sui ricavi del costo degli affitti, anche grazie al beneficio delle rinegoziazioni degli affitti per lockdown.

Gli andamenti hanno determinato un risultato consolidato del primo semestre 2021, al netto della fiscalità corrente e differita di competenza del periodo, negativo per 20,7 milioni di euro, che si confronta con una perdita di 80,6 milioni di euro del primo semestre 2020. Il patrimonio netto del Gruppo al 30 giugno 2021 è pari a 984,6 milioni di euro, che si confronta con i 1.003,1 milioni di euro di giugno 2020.

Il fatturato per marchio e per categoria merceologica

L’andamento dei ricavi di ogni marchio riflette la sua composizione geografica e la sua struttura di distribuzione; il marchio Roger Vivier, che ha la maggiore esposizione al mercato asiatico, è stato quello che ha registrato il migliore risultato nel periodo, con un fatturato di 112,7 milioni di euro nel primo semestre 2021, pari a + 83,6% sullo stesso periodo 2020, e + 14,2 rispetto al primo semestre pre-Covid del 2019. Per Tod’s il fatturato della prima semestrale è stato di 188 milioni di euro, +50,9% sul 2020 e -17,1% sul 2019; Hogan 80,5 mln di euro, +38,0% sul 2020 e -19,4% sul 2019; Fay 16,8 mln di euro, +35,0% sul 2020 e -22,2% sul 2019.

La suddivisione del fatturato per categoria merceologica vede in testa le Calzature (327,1 mln di euro, +54,5% sul primo semestre 2020 e -9,5% sul 2019), a seguire la Pelletteria e accessori (49,8 mln di euro, +65,9% su 2020 e -18,3%), quindi l’Abbigliamento (21,1 mln di euro, +41,4% su 2020 e -12,2%).

Il fatturato per area geografica

La pandemia ha condizionato pesantemente il business nelle diverse regioni del mondo, sia nel presente esercizio che nell’anno precedente. Nel primo semestre 2021, il tasso medio di apertura dei negozi è stato dell’85%, come media mondiale. Tale percentuale di operatività scende al 76%, se riferita all’Italia, e addirittura al 61%, se riferita al resto dell’Europa.

I ricavi in “Greater China” hanno registrato una crescita del 43,5% rispetto ai valori del 2019, evidenziando una accelerazione nel secondo trimestre dell’anno rispetto al primo. Al contrario, i nuovi casi di infezioni e le nuove chiusure in Giappone, Corea ed altri paesi asiatici hanno determinato un leggero rallentamento dell’area “resto del mondo” nel secondo trimestre. Restano ancora molto deboli i risultati dei paesi europei, inclusa l’Italia, penalizzati dall’assenza dei flussi turistici, anche se siamo molto soddisfatti del comportamento della clientela locale. In Italia si registra nel primo semestre 2021 un fatturato di 88,8 mln di euro (-29% sul 2019, +35,5% sul 2020), in Europa di 74,9 mln (-35% su 2019, +22,1% su 2020), nelle Americhe di 25,4 mln (-21,6% su 2019, +58,2% su 2020), nell’area Cina di 156,2 mln (+43,5% su 2019, +110,2% su 2020), nel resto del Mondo di 53,1 mln (-20% su 2019, +33,8% su 2020).

I canali distributivi

Ottimi i risultati del canale retail, spinti anche dall’eccellente crescita del canale e-commerce. I risultati del canale wholesale (vendita all’ingrosso) sono stati anche influenzati dai diversi tempi delle consegne tra i trimestri; l’andamento del canale nel semestre, se confrontato con i dati del 2019, riflette il fisiologico ridimensionamento in atto a livello mondiale. Al 30 giugno 2021, la rete distributiva del Gruppo è composta da 304 DOS e 96 negozi in franchising, rispetto ai 292 DOS e 112 negozi in franchising al 30 giugno 2020.



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