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Ancona, ecco la timeline per la nuova Piazza d’Armi. Ruspe in azione da settembre

L'amministrazione comunale di Ancona punta al rilancio della città. Il restyling di Piazza d'Armi ai blocchi di partenza. A settembre le demolizioni

Mercato coperto di Piazza D'Armi (Foto: Comune di Ancona)

ANCONA – La città cambia volto. L’amministrazione comunale di Ancona mette l’acceleratore ai cantieri. Si sente che c’è aria di elezioni. Soprattutto di primarie in casa Dem, dove uno dei due candidati, per altro, è il delfino del sindaco Mancinelli: ovvero l’assessore al porto, Ida Simonella. Ma è altrettanto vero che del restyling del di Piazza d’Armi se ne parla da tempo. E il progetto è stato già consegnato e approvato il primo stralcio. 

La timeline

Intanto sono stati delineati anche i tempi di realizzazione dell’opera. La demolizione della struttura che ospita il mercato partirà a settembre e durerà sei mesi. Poi ci vorranno due anni e mezzo per la ristrutturazione del primo lotto, quello che comprende proprio l’area del mercato. Due anni per le altre aree della piazza coinvolte nel progetto di rinnovamento. Ed infine un altro anno per la sistemazione dei parcheggi e la messa a disposizione dell’area per i locali di vendita. Questo, almeno, è quanto illustrato dall’assessore al commercio Pierpaolo Sediari durante l’ultima seduta del consiglio comunale.

Gli operatori

Nel frattempo gli operatori del mercato chiedono di andare avanti col progetto a velocità massima. Infatti gli esercenti attendono l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile come un’opera salvifica che può rilanciare le attività e riqualificare l’intera zona. «Più si aspetta e più si rischia che l’investimento non dia gli effetti sperati» afferma Saverio Binci, titolare di uno dei banchi di pesce. Il timore, infatti, è di non riuscire ad invertire un trend che sta facendo tremare i polsi agli esercenti. «Viene sempre meno gente – sottolinea Binci – perchè non c’è stato il ricambio generazionale». Il target medio della clientela, in effetti, è piuttosto agé. «Bisogna riportare i giovani – incalza Daniele Duranti, titolare del box gastronomia salumi e formaggi – e far tornare l’abitudine a fare la spesa in questi esercizi». Ma per raggiungere un obiettivo del genere «c’è bisogno di creare un’attrattiva – ribadisce Duranti – e di guardare a qualcosa di nuovo. Non possiamo restare ancorati alla vecchia tradizione del mercato». 

La sicurezza

L’altra questione cara ai commercianti è quella relativa alla sicurezza. «Per fortuna da un anno il Comune ha installato le telecamere dentro la struttura» afferma Luisa Ribichini del box ortofrutta. Ogni tanto, infatti, si sono verificati episodi di piccola criminalità: borseggi, furti. «Ma tutte cose che possono accadere ovunque – minimizza Duranti – non andiamo avanti con questi pregiudizi. Il quartiere è tranquillo». «Ma qualche divisa in più non guasterebbe» ribatte Binci. 

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