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Test rapidi per il covid-19 su pazienti oncologici, al via a Torrette la “Procedura Tacco”

Il progetto, della durata di 4 mesi, è promosso dalla Clinica Oncologica dell’Università Politecnica delle Marche - Ospedali Riuniti di Ancona. Fondamentali il contributo di Innoliving e del Banco Marchigiano e l’impegno della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Onlus

Un momento della conferenza stampa

ANCONA- È partita oggi, 1 luglio, all’Ospedale regionale di Torrette la “Procedura Tacco” (Test sierologici per Anticorpi anti-sars-Cov-2) destinata ai pazienti oncologici. Si tratta di test rapidi che tutelano una categoria particolarmente a rischio, facile bersaglio del covid-19 a causa della forte fragilità immunologica. Il progetto, tra i primi in Italia, durerà quattro mesi. Degenti e malati in regime di day hospital e gli operatori sanitari della Clinica Oncologica saranno sottoposti ai test pungidito per una prima valutazione diagnostica dei casi positivi. Ogni mese, nella Clinica di Torrette transitano circa mille persone, di qui la necessità di adottare uno strumento dalle elevate prestazioni e capace di offrire una lettura immediata per poter contrastare velocemente la presenza di un’eventuale infezione e permettere la pronta attuazione di misure di contenimento del contagio.

L’iniziativa, promossa dalla Prof.ssa Rosanna Berardi, direttrice della Clinica Oncologica, è a costo zero per il sistema sanitario regionale in quanto è stata realizzata grazie all’impegno della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus e al contributo dell’Innoliving Spa e il Banco Marchigiano Credito Cooperativo.  L’azienda di Ancona e l’Istituto di credito hanno garantito all’ospedale la fornitura gratuita dei rapid test Orient Gene, commercializzati da Innoliving e considerati tra i più affidabili sul mercato: nel 97,2% dei casi i risultati hanno coinciso con quelli del tampone nasofaringeo. In questa prima giornata sono stati effettuati una cinquantina di screening.

Il rapid test per il covid-19

«In 4 mesi stimiamo di effettuare 4.000 test per il dosaggio rapido degli anticorpi anti-covid19- afferma la Prof.ssa Berardi-. Questo progetto permette da un lato di migliorare l’assistenza ai pazienti, dall’altro di continuare a fare ricerca in quanto sono ancora molti i quesiti a cui non sappiamo dare una risposta, primo fra tutti se esiste per il covid19 una “patente di immunità”. In tutto questo fondamentale è stata la capacità di fare rete tra aziende del territorio, istituzioni pubbliche e private».

«Ci troviamo di fronte ad un nuovo scenario, un rinascimento culturale della medicina- ha detto il direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti, Michele Caporossi-. Non siamo più nella fase dell’emergenza pandemica, siamo nella costruzione di un nuovo schema di comportamento basato sulla profilassi di massa. Il futuro non è fatto di attesa inattiva, ma di prevenzione primaria e secondaria che passa attraverso un sistematico uso delle tecnologie di screening e speriamo presto di un nuovo vaccino».

«La pandemia ci ha insegnato tanto e ci insegnerà tanto. Dobbiamo prevenire questi fenomeni e il progetto Tacco va proprio in questa direzione- sottolinea il Prof. Marcello D’Errico, preside Facoltà di Medicina e Chirurgia, Univpm-. Il Coronavirus si combatte con la prevenzione».

«Questo periodo particolarmente complesso ha consentito di evidenziare l’importanza della ricerca scientifica che oggi diventa fondamentale per lo sviluppo del territorio e per il benessere di tutti» commenta il Prof. Gian Luca Gregori, rettore Univpm.

Altro obiettivo della “Procedura Tacco” è realizzare uno studio epidemiologico, valutando nell’arco dei quattro mesi, l’incidenza di positività sierologica nella popolazione testata. È quindi previsto un controllo incrociato con il test sierologico standard (saggio di chemiluminescenza) effettuato dal Laboratorio Analisi di Torrette diretto dal Dott. Marco Moretti su un campione di 100 pazienti: 30 positivi e 70 negativi al test rapido.

Orgogliose di aver contribuito a questa iniziativa le due aziende marchigiane.

«I nostri rapid test, che ricordo non sostituiscono il tampone nasofaringeo, presentano un’elevata sensibilità diagnostica ed hanno il vantaggio di fornire una risposta immediata. E la velocità è fondamentale in campo oncologico- sottolinea Danilo Falappa, direttore generale di Innoliving-. L’auspicio è di portare avanti progetti analoghi nei reparti di altri ospedali che trattano patologie severe e delicate».

«Abbiamo voluto supportare questo progetto d’eccellenza, promosso dagli Ospedali Riuniti di Ancona, che è da tutti riconosciuto come centro regionale di qualità» commenta Andrea Piergallini, direttore commerciale del Banco Marchigiano.

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