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Nuove scosse nel Centro Italia. Paura anche a Fabriano

Torna la paura per la violenta sequenza sismica con epicentro in provincia dell'Aquila. Scuole aperte dopo i sopralluoghi dei tecnici comunali dai quali non sono emerse criticità

Fabrianesi al PalaGuerrieri in occasione delle scosse dell'ottobre del 2016

FABRIANO – Torna l’incubo terremoto. Chiusa l’emergenza neve, dovuta all’ondata di maltempo che ha sferzato il fabrianese da lunedì 16 gennaio a martedì 17. Ecco che la terra ha ripreso a tremare. In rapida successione sono state avvertite tre scosse in poco meno di un’ora, a partire dalle 10:25. La magnitudo è stata compresa fra i 5.5 e i 5.1, epicentro in provincia dell’Aquila. Intorno alle 13 e poi alle 14:30, altre due scosse avvertite nitidamente dalla popolazione, entrambe intorno a 5.0 di magnitudo. Tante le telefonate ai vigili del fuoco, ma più per spavento che per riferire danni.

Dunque, nessun intervento particolare. Solo tantissima paura e la conseguente riapertura di una ferita nata il 24 agosto scorso. E che stenta a rimarginarsi, viste le scosse di fine ottobre e di oggi, purtroppo. Ben quattro superiori a 5.0 di magnitudo, non uno scherzo. Ritardi nella circolazione ferroviaria per controlli sulla Falconara-Orte. Molte aziende hanno concesso ai propri dipendenti di allontanarsi dal luogo di lavoro per sincerarsi sulle condizioni dei familiari.

Impegnata, con buoni risultati nelle ultime ore, a risolvere l’emergenza neve, blackout informativo da parte dell’amministrazione comunale di Fabriano. Era annunciata una nota intorno alle 13 di oggi 18 gennaio. Ed invece, la comunicazione non è arrivata se non alle 16. In controtendenza, ma non è una novità, con molti comuni, primo fra tutti Jesi, a Fabriano si torna a scuola. A deciderlo il sindaco, Giancarlo Sagramola.
«Visto il violento sciame sismico di questa mattina, con epicentro per la maggior parte in Provincia dell’Aquila ma ben avvertito anche qui a Fabriano, si è riunito il Centro Operativo Comunale. Nessuna richiesta di sopralluogo è pervenuta ai Vigili del Fuoco ed al Comune. I tecnici comunali hanno terminato ora i controlli presso gli edifici scolastici dai quali non sono emerse criticità».

Quindi, alla luce di ciò e, visto il miglioramento delle condizioni meteo e le previsioni rassicuranti per le prossime ore, il sindaco non ha disposto la chiusura degli edifici scolastici. Scuole aperte, così come il PalaGuerrieri. «Questa notte il PalaGuerrieri sarà aperto dalle ore 21 per fornire un luogo riscaldato a coloro che avessero paura di rientrare nelle proprie abitazioni, per evitare così che i cittadini siano costretti a dormire nelle auto viste le temperature rigide di queste notti.

Il Centro Operativo Comunale rimane operativo anche nelle prossime ore in modo da monitorare la situazione, sempre attivi gli ordinari numeri di emergenza». Nella nota diffusa sulla pagina politica di Facebook del sindaco Sagramola non si fa alcun cenno sul piano di evacuazione ricalibrato in occasione dell’ottobre 2016 e che prevede il trasporto pubblico urbano fulcro dello stesso piano. Gli studenti, infatti, saranno trasportati ai centri di raccolta – PalaGuerrieri in primis – e non dovranno essere i genitori a recarsi nei vari istituti scolastici per evitare di intasare la circolazione.

Ora, la domanda che molti genitori si sono posti, non appena appresa la decisione del sindaco di riaprire le scuole, è stata proprio questa. Se la strada è totalmente sgombera da neve per raggiungere tempestivamente tutte le scuole e lo stesso dicasi per il punto di raccolta. Risposte, a questi quesiti, che non sono arrivate. Quindi, incrociando le dita, domani si torna sui banchi di scuola. Anche se, potrebbero esserci molte assenze.

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