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Tentato omicidio di Maiolati: sequestrati tre coltelli e due cellulari

Si cerca l’arma del tentato delitto che ha ferito gravemente all’addome una tunisina di 37 anni. Venerdì la convalida dell’arresto per il marito

L'abitazione in via Marche posta sotto sequestro

ANCONA –  Tre coltelli sequestrati e l’ombra di un precedente. C’era stata un’altra lite, in casa della coppia tunisina di Maiolati Spontini, prima che la donna ieri – 5 ottobre – venisse accoltellata dal marito. È emerso dai primi accertamenti della Procura, che indaga per tentato omicidio aggravato, che sta scandagliando il passato del nucleo familiare.

Intanto il pm Irene Bilotta ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro di tre coltelli rinvenuti in casa, quello di due cellulari appartenenti al tunisino arrestato e l’abitazione della coppia. Nel precedente, risalente a meno di un mese fa, erano intervenute sempre le forze dell’ordine. In casa c’erano state delle urla e questo aveva richiesto l’intervento di una pattuglia. Non seguirono però denunce. Il marito della donna ferita ieri ha dato una spiegazione del gesto al pm Irene Bilotta che lo ha interrogato subito dopo i fatti, quando era ancora in ospedale, ma la versione è coperta dal segreto istruttorio.

La coppia aveva litigato tutta la notte prima che il 47enne impugnasse il coltello per ferire la moglie, sua connazionale, di 37 anni. La donna è ancora ricoverata a Torrette in gravi condizioni. Per venerdì intanto è stata fissata l’udienza di convalida dell’arresto che si terrà in carcere a Montacuto. I coltelli sequestrati serviranno per comparare il fendente ricevuto dalla 37enne, uno solo all’addome ma che poteva essere mortale, con le lame. Manca infatti ancora l’arma del tentato delitto. 

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