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Tentate rapine a due tabaccherie, il marocchino: «Non sono stato io» ma il giudice convalida l’arresto

È quanto ha deciso oggi il gip Carlo Cimini nell'udienza di convalida per il 20enne accusato di essere stato l'autore di due tentati colpi, quello del 19 febbraio in via Pasubio ad Ancona e quello del 20 febbraio in via Matteotti a Falconara

Un fermo immagine del video della tabaccheria
Un fermo immagine del video della tabaccheria

ANCONA – «Non sono stato io a provare le due rapine nelle tabaccherie». Così il marocchino di 20 anni, arrestato martedì (20 febbraio) dai carabinieri della Tenenza di Falconara dopo il tentato colpo alla tabaccheria di via Matteotti dove avrebbe preso a pugni il titolare minacciandolo anche con un coltello, ha risposto al gip Carlo Cimini nel corso della convalida dell’arresto che si è tenuto al carcere di Montacuto, questa mattina. Al giovane è stata contestata anche la tentata rapina del 19 febbraio, alla tabaccheria di via Pasubio, nel capoluogo dorico.

I due commercianti lo hanno riconosciuto dai filmati registrati durante il colpo a Falconara (video e articolo). L’extracomunitario, difeso dagli avvocati Cristina Bolognini e Elena Martini, si è avvalso della facoltà di non rispondere e al giudice ha detto solo una frase negando gli episodi di cui è accusato. Il pm Rosario Lioniello ha chiesto la misura cautelare in carcere ma gli avvocati dell’arrestato hanno anche chiesto al giudice la rimessa in libertà o i domiciliari in attesa del processo. «Il ragazzo è incensurato – dice Bolognini – la misura restrittiva in prigione non gioverebbe alla sua crescita vista anche la giovane età. Che sia lui il rapinatore è tutto da provare. Ci riserveremo in seguito su questo, soprattutto sul tentato colpo del 19». Sulla misura da applicare in attesa del processo il giudice si è riservato di decidere per il pomeriggio di oggi.

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