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Tentata truffa ai danni di una 70enne fabrianese

L'anziana signora è stata contattata con il solito modus operandi del finto incidente in cui è rimasto coinvolto un parente. Il pronto intervento dei carabinieri fabrianesi ha scongiurato il raggiro. Denunciato un napoletano 45enne. Si cerca il complice

FABRIANO – Denunciato per una tentata truffa un napoletano 45enne in trasferta a Fabriano. La tecnica utilizzata è sempre la medesima: un incidente in cui è rimasto coinvolto un parente della vittima e la richiesta di soldi per evitare l’arresto.
Nei giorni scorsi, un uomo – spacciandosi per un avvocato – ha telefonato ad un’anziana fabrianese 70enne avvertendola, con toni concitati, che il genero era appena rimasto coinvolto in un incidente stradale in Umbria. Incidente che lui stesso aveva provocato. E, quindi, rischiava l’arresto su disposizione del Tribunale di Perugia. Per scongiurare tutto ciò, a breve, sarebbe passato – a casa dell’anziana – un suo collega avvocato. A questi, la 70enne avrebbe dovuto dare la somma di 5.200 euro per saldare i danni dell’incidente e, di conseguenza, scongiurare l’arresto. L’anziana, molto preoccupata, ha iniziato a dire che non aveva in casa a disposizione tale somma, ma solo 100 grammi di oro in gioielli. L’uomo, dall’altro capo del telefono, ha rassicurato la 70enne dicendole che anche l’oro andava bene. Quindi, le ha detto di consegnarlo al collega avvocato che, di lì a poco, avrebbe bussato alla sua porta. La telefonata si è conclusa così.
Preoccupata per le notizie ricevute, ma anche insospettita dalla situazione, la signora fabrianese si è voluta confrontare con un parente. Lo ha chiamato e gli ha raccontato il tutto. Quest’ultimo ha compreso, immediatamente, che si trattava di una truffa. Hanno, quindi, deciso di allertare i carabinieri della Compagnia di Fabriano. Una pattuglia di militari si è subito recata al domicilio della 70enne. Poco dopo hanno rintracciato in quella zona, il napoletano 45enne a bordo di un auto a noleggio.
L’uomo ha negato ogni addebito, ma dall’esame sul navigatore dell’auto, è emerso l’indirizzo dell’abitazione della 70enne. Questo è bastato ai carabinieri per denunciarlo. Il reato di cui dovrà rispondere è tentata truffa. Le indagini proseguono perché il sospetto dei carabinieri è che non sia stato il napoletano ad effettuare la chiamata. Quindi potrebbe aver avuto un complice.

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