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Le telecamere di “Uno Mattina” al Mercato delle Erbe di Ancona

Riflettori accesi su uno dei luoghi simbolo del capoluogo. Qui si è parlato di alcune specialità marchigiane come le olive all'ascolana, il cavolo bianco di Macerata e la fonduta di Urbino

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Le telecamere di Uno Mattina al mercato delle Erbe di Ancona

ANCONA- Le Marche, nei loro odori e nei loro sapori, e naturalmente nei loro tratti distintivi. Sono state queste le prerogative che hanno mosso le telecamere di “Uno Mattina“, popolare trasmissione in onda tutti i giorni su Rai Uno, all’interno del Mercato delle Erbe di Ancona, una delle istituzioni storiche cittadine che ancora oggi è punto di riferimento per gli anconetani nella spesa e non solo. Si è trattato di un momento importante visto anche il contesto che sta mettendo a dura prova la sopravvivenza dei mercati rionali e cittadini attraverso le restrizioni e limitazioni.

Prima di dare la parola all’inviato Massimo Tosi, la giornalista Barbara Capponi ha presentato così le bellezze regionali: «Le Marche sono una terra laboriosa da visitare assolutamente perchè poi ti conquistano. Ci sono borghi meravigliosi e soprattutto si mangia bene». E proprio a questo proposito, con la collaborazione degli addetti ai lavori in senso stretto, si è approfondito su alcune delle specialità marchigiane.

Naturalmente, non poteva mancare la classica oliva all’ascolana presentata dallo chef Marco Vitelli con la ricetta curata nei vari passaggi: «Le olive si sposano bene con tutto. Sono un valido antipasto ma anche un piatto tutto e per tutto, la loro migliore qualità è quella di abbinarsi perfettamente con le caratteristiche del territorio per la loro conformazione. All’interno non è raro trovare anche del tartufo, è una variante che spesso viene presa in considerazione».

Altro viaggio culinario nelle specialità di casa nostra è stato realizzato insieme a Giancarlo Cutoloni di Falconara che ha presentato il cavolo verde di Macerata, dai grandi effetti benefici oltre che dalla preziosa bontà: «Intanto è buono, e questa è una delle cose fondamentale. Poi parliamo di un alimento dalle grandi proprietà, tra cui l’essere un elisir contro il mal di gola. Come va cucinato? In due modi, o fritto oppure condito con olio e aceto. Tutto il buono delle Marche si trova nelle famiglie, sulle loro tavole».

Con lo Chef Samuele Ferri e il coordinatore Paolo Cesaretti del Consorzio Casciotta di Urbino spazio anche alla fonduta: «Un piatto molto valorizzato dalle parti nostre è l’omelette servita su un letto di fonduta, la nostra fonduta dop. I sapori sono magnifici e se si aggiunge anche una spolverata di tartufo di Acqualagna sentirete tutta la magia delle terre marchigiane».

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