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Tartufo Day, Acqualagna e San Miniato si incontrano a Tipicità

Nuovo appuntamento nel contenitore di Tipicità Special Edition. A condurre l'incontro il capo redattore del Tg5 Gioacchino Bonsignore e Angelo Serri

FERMO – Il caporedattore del Tg5 e responsabile della rubrica “Gusto” Gioacchino Bonsignore, insieme al direttore di Tipicità Angelo Serri, questa mattina ha coordinato l’incontro all’interno del contenitore di Tipicità Special Edition che ha celebrato il Tartufo Day.

Un momento che ha sancito e rinnovato l’unione tra Acqualagna (PU) e San Miniato (Pi) che, come ha sottolineato Bonsignore, «rappresentano le due capitali italiane del tartufo. La pandemia ci sta dando occasioni straordinarie come questa che ci ha permesso di far incontrare le due città – ha continuato Bonsignore -. Eventi che prima erano scollegati ora si uniscono grazie al web».

Presenti questa mattina anche il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, il vice sindaco Elisa Montanelli, il primo cittadino di Acqualagna Luca Lisi e il presidente dell’Unione regionale delle associazioni dei tartufai toscani Andrea Acciai.

Il caporedattore del Tg5 Gioacchino Bonsignore

Collegati dalle colline di San Miniato il vice sindaco del paese toscano con il presidente Acciai. «Stiamo vivendo un momento che rappresenta un po’ una battuta di arresto a livello di export e il mercato sta andando avanti principalmente grazie ai privati e alla tecnologia che ci permette di essere presenti» ha detto il vice sindaco Montanelli.

Quest’anno la ricerca dei tartufi si protrarrà fino al 31 dicembre e tale ricerca è anche sinonimo della difesa dell’ambiente e dell’economia del territorio in quanto è importante, come sottolineato all’unisono dai protagonisti, non improvvisarsi cercatori di tartufo in quanto il tema della manutenzione dei boschi è di primaria importanza.

«Nella nostra regione i tartufai professionisti in possesso dell’abilitazione si sono potuti spostare dal proprio comune per svolgere la propria attività – ha spiegato il presidente Acciai -. La nostra associazione, nata nel 1982, è una delle più longeve d’Italia e ha 400 soci; la nostra prerogativa è quella della raccolta libera e ci siamo posti come obiettivo negli ultimi anni quello di gestire il territorio per evitare chiusure delle zone tartufigene da parte di privati».

«Quest’anno la stagione è stata altalenante ma comunque nel mese di ottobre abbiamo trovato una buona quantità di tartufi mentre nel mese di novembre è stata un po’ carente – ha concluso Acciai -. Speriamo in un periodo natalizio un po’ più ricco».

Stessa situazione anche ad Acqualagna che ha risentito di un calo importante e ha deciso di puntare sullo shopping online. «Ci siamo subito attivati anche noi affinché la Regione intervenisse affinché i tartufai potessero compiere le proprie attività in questo periodo di pandemia – ha detto il sindaco Lisi -. Abbiamo avuto un’estate prolungata con un settembre e ottobre molto caldi quindi abbiamo un po’ sofferto ma poi c’è stata un’esplosione che ha migliorato la qualità dei tartufi raccolti».

«Il momento che stiamo vivendo non è facile per nessuno e oggi sembra di vivere in un altro mondo ma dobbiamo andare avanti e credo che questo momento cambierà anche la promozione del nostro territorio sulla quale dobbiamo continuare a investire – ha aggiunto il sindaco di San Miniato Giglioli -. Investiamo quindi in un turismo lento che ci permette di stare all’aria aperta e di valorizzare i prodotti delle nostre terre».

Anche il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha portato i propri saluti rinnovando l’unione di intenti con i comuni di Acqualagna e San Miniato. Infine spazio al gusto con le due ricette preparate dagli chef Gilberto Rossi da San Miniato ed Elena Ventura da Acqualagna.

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