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Sversamento di idrocarburi al largo della costa marchigiana: nessuna paura, è un’esercitazione

Obiettivo: difendere l’ecosistema marino. L'addestramento è organizzato e coordinato dalla Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto

L'esercitazione in mare della guardia costiera (Foto: guardia costiera)

È questo quanto accaduto martedì mattina, 14 novembre, durante l’esercitazione marittima complessa denominata “Pollex 2023”. Obiettivo: difendere l’ecosistema marino da ogni pericolo. L’addestramento, organizzato e coordinato dalla Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, è nato infatti per testare la prontezza operativa di uomini e mezzi, oltre che la capacità di coordinamento.

Il racconto dell’esercitazione

Sono da poco passate le 08:30, quando la Sala Operativa della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto riceve la segnalazione di uno sversamento di idrocarburi, nel tratto di mare antistante il comune di Porto Sant’Elpidio. Sversamento originato da una collisione tra una unità mercantile di grandi dimensioni e la piattaforma off-shore “Sarago Mare A”. Oltre 500 i litri di prodotto inquinante riversatisi in mare. E, come se non bastasse, un marittimo gravemente infortunatosi a bordo. Una doppia emergenza, quindi. Priorità alla salvaguardia della vita umana in mare. A prestare soccorso al marittimo infortunato ci pensa la guardia costiera di Civitanova Marche, che avvia e coordina le operazioni search and rescue (SAR).

In parallelo, la guardia costiera picena dà inizio alle operazioni di contrasto, contenimento ed abbattimento dell’inquinamento in mare, secondo le procedure previste dal Piano Operativo di pronto intervento locale. Intervengono in mare la Motovedetta CP727 di Porto San Giorgio e la Motovedetta CP731 ed il battello pneumatico A15 di San Benedetto del Tronto.

Non è mancato l’intervento – previo necessario coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica – del rimorchiatore Eco-Elba: una unità navale altamente specializzata e dotata di attrezzatura antinquinamento. E, in aggiunta, mezzi messi a disposizione dalla società concessionaria dell’impianto: una motonave, un elicottero AW109S ed un drone.

Per verificare l’integrità strutturale della piattaforma, dopo una prima bonifica superficiale dell’area, si è reso necessario un intervento subacqueo condotto dagli uomini del 1° Nucleo Operatori Sub Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.

Tante e diverse, quindi, le variabili messe a sistema in uno scenario che definir complesso è un eufemismo: salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e costiero.

L’esercitazione, che si è protratta per l’intera mattinata, ha superato a pieni voti l’esame del Comandante della Capitaneria di porto, Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio, che si è complimentata con tutto il personale: «Abbiamo testato le capacità di risposta a più emergenze in contemporanea. Abbiamo voluto stressare il sistema, dando delle priorità e raggiungendo ogni obiettivo. Vorrei porre l’accento sull’importanza di risposte coordinate in situazioni complesse. Sempre e comunque per preservare la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente marino e costiero».

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