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Sport e Covid, la parola all’Atletica amatori Bracaccini di Osimo

La pandemia ha stravolto gli equilibri sociali e a essere penalizzati sono di certo i ragazzini che, tra dad e chiusure, hanno anche difficoltà a praticare sport

Atletica
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OSIMO – L’emergenza sanitaria Covid-19 ha stravolto il nostro vivere comune. Lo sanno bene ad esempio le società sportive ed è una con sede a Osimo a lanciare un appello alle altre. «Anche lo sport, come tanti altri settori della nostra vita comune, ha attraversato momenti difficili complicati, e mandato in crisi il movimento sportivo italiano – dice l’atletica amatori Bracaccini Osimo dopo l’annullamento delle prime gare in programma del 2022, la Maratonina dei Magi e la prima campestre a Castelraimondo -. Le restrizioni sociali e fisiche, la chiusura delle palestre delle piscine hanno messo a dura prova la capacità di adattamento dei nostri ragazzi, impreparati al cambiamento delle proprie abitudini, e hanno fatto perdere loro ogni forma di socialità e condivisione tra i loro coetanei. A livello giovanile l’atletica leggera, rispetto a tutti gli altri sport, ne ha sofferto in minor misura, anzi ha fatto registrare alla fine dell’anno scorso un boom di tesseramenti».

L’uso dei social

Non si può disconoscere che l’impegno sportivo per questi ragazzi sempre più connessi rappresenta un forte antidoto all’uso incontrollato dei social e degli smartphone. «Nel praticare sport, in qualunque disciplina sia, il ragazzo riesce a convertire le ore di ozio con una seduta di allenamento. È un momento difficile per questi nostri ragazzi, che dovrà essere visto dalle società sportive come una grande opportunità nel promuovere nuove strategie al fine di incentivare lo viluppo del settore giovanile e dell’avviamento allo sport». Dallo sport la forza per superare le difficoltà: «Dovremmo guardare con ottimismo e speranza il tempo a venire, ritrovare il piacere di allenarsi, condividere con gli amici lo sport praticato all’aria aperta. Dovremmo cercare di rendere le ragazze e i ragazzi caratterialmente più forti e preparati ad affrontare le nuove sfide nello sport e in quelle della vita futura».

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