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Due “Sorelle” in preghiera: la leggenda della spiaggia più bella d’Italia

La storia più conosciuta narra di urla strazianti di una sirena che si mostrava ai marinai in tutta la sua bellezza e ammaliandoli con il suo dolce canto, li attirava nella Grotta degli Schiavi per tenerli prigionieri. La Sirena li torturava aiutata da un demone marino...

SIROLO- I due imponenti scogli gemelli che emergono dal mare e ricordano due sorelle in preghiera, la sabbia e i sassolini bianchi, l’acqua cristallina. La spiaggia delle Due Sorelle nel comune di Sirolo è senza dubbio la più incantevole e suggestiva delle Marche. Lo scenario all’alba e al tramonto regala spettacoli da togliere il fiato.

La caletta incontaminata sovrastata dal Monte Conero è stata eletta meritatamente da Skyscanner la più bella di Italia. In questi giorni di vacanza la spiaggia è meta di moltissimi turisti mentre a largo le imbarcazioni ormeggiate sono davvero numerosissime. È possibile raggiungere le Due Sorelle solo via mare: o con i traghetti in partenza dal porto di Numana, o con barche private oppure in canoa e in sup partendo da Numana, Sirolo e Portonovo. Come è noto infatti, non è consentito percorrere il Passo del Lupo in quanto vige un’ordinanza sindacale che ne vieta l’accesso.

Vi siete mai chiesti perché i due scogli più famosi del medio Adriatico si chiamano Due Sorelle? Ci sono molte leggende legate a questo nome. La più conosciuta narra di urla strazianti che si sentivano provenire dal mare. Erano di una sirena che si mostrava ai marinai in tutta la sua bellezza e ammaliandoli con il suo dolce canto, li attirava nella Grotta degli Schiavi per tenerli prigionieri. La Sirena li torturava aiutata da un demone marino. Un giorno, a causa della sua malvagità, lo spirito malefico venne tramutato in pietra e spaccato in due scogli bianchi gemelli che assomigliano a due sorelle in preghiera. A seguito di quanto accaduto la sirena se ne andò verso altri lidi.

Ci sono anche delle curiosità legate ai due faraglioni. Come già detto il Passo del Lupo è il sentiero del Monte Conero che conduce all’incantevole cala. Originariamente il suo tracciato si concludeva oltre i due scogli, alla spiaggia di Cava Davanzali dove un tempo si estraeva la pietra bianca del Conero. Il percorso era utilizzato dai minatori quando il mare era mosso e non potevano raggiungere la cava in barca. Ancora oggi si possono ancora notare le rotaie per il trenino che arrivavano fino al molo.

Altre curiosità: tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, al largo della spiaggia delle Due Sorelle, è possibile assistere al magico spettacolo della riproduzione dei polpi. Nel 1962, un mercantile da carico battente bandiera libanese, “Potho”, naufragò al largo dei due scogli e oggi una parte dei suoi resti sono ancora ben visibili a circa dieci metri di profondità.

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