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“SØS Scuola Zero Spreco”: inaugurata a Falconara la mostra itinerante contro lo spreco alimentare

A Palazzo Pergoli i locali sono stati allestiti con vignette, grafici in 3D e pannelli informativi per illustrare i risultati di un progetto, promosso da Ata rifiuti, che ha coinvolto 5.600 alunni delle scuole della provincia di Ancona

La mostra "Non SprecArte" a Palazzo Pergoli

FALCONARA- Quanto cibo si spreca ogni giorno nelle mense scolastiche? Le famiglie anconetane pianificano la spesa per evitare gli sprechi? Gettano gli avanzi o li riutilizzano? I ristoranti sono attrezzati con le family bag per far portare a casa al cliente ciò che non ha mangiato? A queste e a tante altre domande risponde ‘Non SprecArte’, la mostra itinerante del progetto ‘SØS Scuola Zero Spreco’ promossa dall’Ata Rifiuti della provincia di Ancona e realizzata in collaborazione con le Ludoteche del Riuso Riù, la condotta Slow Food Ancona e Conero, con il patrocinio della Regione Marche. La mostra è partita da Falconara ed è stata inaugurata ieri, martedì 29 settembre, al Centro Pergoli in piazza Mazzini, in occasione della prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari indetta dall’Onu. I locali sono stati allestiti con vignette umoristiche dell’artista MRZI, grafici in 3D e pannelli informativi che illustrano i risultati di SØS Scuola Zero Spreco.

Il progetto di Ata Rifiuti, dal 2016 al 20220, ha coinvolto circa 5.600 alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della provincia di Ancona e le relative famiglie. Il primo step ha previsto attività didattiche e laboratori in classe, eventi pubblici e la compilazione di un questionario da parte di 1.650 famiglie degli alunni. Le risposte date hanno consentito di conoscere meglio le abitudini dei cittadini per quanto riguarda l’organizzazione della spesa, la gestione degli avanzi a casa e al ristorante e le buone pratiche adottate per ridurre lo spreco alimentare. È emerso infatti che il 66% delle famiglie va a fare la spesa più di una volta a settimana; il 65% controlla la scadenza dei prodotti; il 24% usa sempre gli avanzi mentre il 35% li usa spesso; il 45% chiede al ristorante di portare a casa il cibo che non ha finito.

Nella foto da sinistra: l’assessore all’Ambiente Marco Marziani di Santa Maria Nuova; l’assessore all’Ambiente del Comune di Falconara Valentina Barchiesi e Matteo Giantomassi, responsabile comunicazione di Ata

Il secondo step ha riguardato invece il monitoraggio degli sprechi nelle mense scolastiche, con tanto di pesatura degli avanzi nei piatti dei bambini e nei vassoi, di 8 scuole primarie: G. Leopardi di Falconara; E. De Amici di Montemarciano; M. Montessori di Chiaravalle; L. Scuppa di San Paolo di Jesi; G. Rodari di Senigallia; G. Pergolesi di Monsano; G. Rodari di Numana e A. Fiorini di Castellone di Suasa. Dall’indagine è emerso che su 5.094 pasti totali monitorati, con una media di 506 bambini presenti quotidianamente, ogni mensa spreca in media 9,8 kg di cibo al giorno (6,5 kg lasciato nei piatti dai bambini, 3.3 kg non servito); in due settimane lo spreco totale nelle mense è stato di 787 kg (267 kg non servito e 520 kg non mangiato).

«Come vediamo da questi dati, è possibile intervenire per ridurre gli sprechi alimentari di una mensa scolastica, sia per quanto riguarda il cibo non consumato che viene gettato, sia rispetto al cibo non servito che può essere recuperato e  redistribuito– spiega Matteo Giantomassi, responsabile comunicazione di Ata-. Il progetto ha permesso di comprendere che il consumatore finale, con le sue scelte, ha la possibilità di ridurre sensibilmente gli sprechi: sprecare cibo non significa solamente produrre rifiuti che avremmo potuto evitare, ma anche sprecare risorse e generare impatti ambientali e sociali devastanti».

«La sfida delle istituzioni e delle scuole è di far riflettere su questi temi. Il Comune di Falconara ha ospitato negli ultimi anni numerose iniziative sul tema dello spreco alimentare e attraverso il Cea abbiamo portato avanti progetti come la Good Food Bag che ha permesso ai bambini di portare a casa il cibo non consumato a mensa, o l’installazione di compostiere nelle scuole materne che coltivano un orto scolastico- afferma l’assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi –. Fondamentali sono la prevenzione, l’educazione e la nutrizione di qualità; importante quindi sono la sensibilità dimostrata da Cimas, che gestisce la mensa falconarese, e il ruolo di associazioni del territorio come Foodbusters, che da anni combatte lo spreco alimentare e che intendiamo coinvolgere in nuovi progetti sul territorio».

All’inaugurazione della mostra erano presenti tra gli altri, l’assessore all’Ambiente Marco Marziani di Santa Maria Nuova, sede della Ludoteca Riù della provincia di Ancona, la dottoressa Laura Faccenda del Cea (Centro ambiente e pace) di Falconara, il curatore della mostra Luca Kogoj della cooperativa Hort, l’artista Mrzi autrice delle vignette esposte, i curatori dell’allestimento Rob e Raul del laboratorio Linfa. Sarà possibile visitare “Non SprecArte” fino al 3 ottobre: il martedì e il giovedì dalle 9.30 alle 13, il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9.30 alle 12.30. Dopo l’esordio a Falconara, l’Ata Rifiuti metterà a disposizione la mostra a tutti gli enti e agli istituti scolastici che ne faranno richiesta.I dati raccolti tramite i questionari e i monitoraggi delle mense scolastiche saranno disponibili sul sito web www.atarifiuti.it.

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