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Slot-Machine: bene Falconara e Osimo, male Ancona, Senigallia e Loreto

In Provincia di Ancona, capoluogo compreso, si gioca molto. I comuni virtuosi, fra quelli principali, sono veramente pochi. Questo quanto emerge nel sito http://lab.gruppoespresso.it/finegil/2017/italia-delle-slot/, che ha aggiornato i dati fino al 31 dicembre 2016

ANCONA – In Provincia di Ancona, capoluogo compreso, si gioca molto con le slot-machine. I comuni virtuosi, fra quelli principali, sono veramente pochi. Questo quanto emerge se si inseriscono i nomi dei vari comune di Ancona e Provincia nel sito http://lab.gruppoespresso.it/finegil/2017/italia-delle-slot/, che ha aggiornato i dati fino al 31 dicembre 2016.

Partiamo da Ancona che in una scala da uno a cinque, si colloca fra i comuni meno virtuosi d’Italia con un certo non lusinghiero uno. Questo è frutto di una media pro-capite di giocate pari a 1.011 euro, in crescita rispetto al 2015 quando ci si era fermati a 928,3 euro. E questo nonostante la diminuzione della presenza di apparecchi in città, sia nei bar e/o tabaccherie che nei locali dedicati. Eppure, gli anconetani hanno giocato nel 2016 per 101,81 milioni di euro.

Fra i comuni meno virtuosi si colloca anche Senigallia, anche qui un punto su cinque possibili. Altissima la quota pro-capite di giocate: 1.258 euro, in crescita rispetto al 2015 quando si era registrato 1.250,4 euro. Ovviamente, chi lavora nel settore – considerato questi dati – ha pensato bene di investire su Senigallia aumentando decisamente la presenza di apparecchi in città: ora 314, +7,9 per cento in bar e/o tabaccheria e +1,3 per cento in locali dedicati. Complessivamente sono 56,26 i milioni di euro giocati nel 2016.

A Loreto, l’indicatore della virtuosità fa segnare un preoccupante uno su cinque. Frutto dell’alta media pro-capite di giocate: si passa da 1.053,8 euro del 2015 a 1.100,7 euro del 2016. Sono 99 gli apparecchi presenti in città che hanno generato una spesa complessiva di 14,10 milioni di euro.

Impennata nelle giocate anche a Jesi. Si passa da 646,5 euro pro-capite nel 2015 a 734,3 euro nel 2016, un balzo di ben oltre il 13 per cento. Gli apparecchi in città sono 210, quasi tutti concentrati in bar e/o tabaccherie. Complessivamente, le giocate ammontano a 29,60 milioni di euro. Due i punti sui cinque possibili.

Anche Fabriano, nonostante la crisi, si colloca fra i comuni meno virtuosi, due su cinque punti. Le giocate passano dai 679 euro del 2015, ai 685,9 del 2016. In città sono presenti complessivamente 194 slot-machine, quasi tutte in bar e tabaccherie 176, e solo 18 in locali dedicati. Complessivamente, le giocate per l’intero 2016 ammontano a 21,41 milioni di euro.

A Corinaldo, dati in aumento e soli due punti sui cinque possibili. Le giocate pro-capite passano da 655,4 euro del 2015 a 714,7 del 2016. In città sono presenti 32 apparecchi, tutti in bar e/o tabaccherie. Complessivamente, le giocate ammontano a 3,54 milioni di euro.

Anche a Castelfidardo, la classifica di virtuosità fa registrare due punti su cinque. Le giocate pro-capite crescono passando da 669,4 del 2015 a 679,8 del 2016. Gli apparecchi presenti in città sono 106, in leggera crescita. Complessivamente sono 12,70 i milioni bruciati alle slot-machine.

In terreno positivo per quel che riguarda la media di virtuosità è Osimo, tre punti su cinque. Anche se le giocate sono pericolosamente in aumento del 28,9 per cento. Infatti, si passa da 332,9 euro del 2015 a 429,9 euro del 2016. Sono 142 gli apparecchi presenti in città, la stragrande maggioranza in bar e/o tabaccherie. Complessivamente, le giocate per l’intero anno 2016 sono pari a 15,01 milioni di euro.

Fra i comuni più virtuosi d’Italia si colloca Falconara Marittima, quattro punti su cinque possibili. Le giocate sono in leggero aumento, quindi non occorre abbassare la guardia. Infatti, si passa da 363,2 euro del 2015 a 368,9 euro del 2016. Aumento dovuto alla crescita della presenza di apparecchi arrivati a 105, il 90 per cento circa presenti in bar e/o tabaccherie. Complessivamente le giocate per l’interno anno 2016 ammontano a 9,71 milioni di euro.

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