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Sisma 2016, le ordinanze e il cronoprogramma. Castelli: «Con 1,6 miliardi per opere pubbliche e strade cambio di passo sui cantieri»

Il commissario straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016: «Numerosi i provvedimenti approvati e le risorse messe in campo per l’accelerazione della ricostruzione del Centro Italia»

Pescara del Tronto dopo il sisma del 2016

Deliberata la creazione di un gruppo di lavoro per il rispetto del cronoprogramma dei lavori nelle quattro regioni coinvolte dal sisma del Centro Italia. 1,6 miliardi di euro l’investimento per le opere pubbliche e le strade.
La Cabina di coordinamento sisma e la Cabina di coordinamento integrata 2009-2016, presiedute dal Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, ieri sera hanno raggiunto l’intesa.
Presenti i presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, o loro delegati, i rappresentanti dei sindaci del territorio e, per quanto riguarda la Cabina integrata, il Capo della Struttura di missione sisma 2009 Mario Fiorentino e il Capo del Dipartimento Casa Italia Luigi Ferrara. In collegamento anche il Dipartimento di Protezione civile, per quanto attiene le modifiche alle scadenze del Contributo di autonoma sistemazione.

«Desidero ringraziare tutti i partecipanti alle cabine di coordinamento per il contributo dato e lo spirito collaborativo» dichiara il commissario Guido Castelli. «Sono stati numerosi i provvedimenti approvati e le risorse messe in campo per l’accelerazione della ricostruzione del Centro Italia. In particolare, gli interventi per le opere pubbliche e le strade dell’Italia centrale, che prevedono un investimento complessivo di 1,6 miliardi, fanno segnare un notevole cambio di passo nel segno della dilatazione e accelerazione dei cantieri. Molto importanti sono anche la delibera per la presentazione delle richieste di contributo di autonoma sistemazione, per i cittadini percettori del Cas che non erano riusciti a presentare la domanda, e quella per gli allevatori del Centro Italia, che potranno continuare a utilizzare le stalle provvisorie. Quelli che si sono concretizzati nelle Cabine di coordinamento sono tutti interventi nel segno della ricostruzione e della rigenerazione economica. Tutti insieme abbiamo messo un’altra pietra lungo il percorso nel quale, sempre di più, vogliamo passare dalle norme ai cantieri».

Nuovo piano delle opere pubbliche delle Marche

Raggiunta l’intesa sul Nuovo piano della ricostruzione pubblica della Regione Marche, che conta 742 interventi per un valore di 647 milioni di euro, comprese 469 opere legate alla nuova tranche della Rigenerazione urbana, il nuovo elenco delle opere pubbliche che comprende 273 interventi, di cui 17 finanziati con i risparmi della Camera dei Deputati. Nell’Ordinanza sono state inserite disposizioni attuative che prevedono il monitoraggio e la verifica di esecuzione delle opere pubbliche, che dovranno rispettare scadenze già definite in base alla tipologia degli interventi. A questo proposito la Struttura commissariale metterà a disposizione dei soggetti attuatori un gruppo di lavoro di supporto tecnico-operativo composto da professionalità specializzate.

Nuovo cronoprogramma delle opere pubbliche

Il nuovo cronoprogramma per la progettazione e l’affidamento delle opere pubbliche è stato definito grazie al contributo degli Usr regionali. Entro il 30 aprile 2023 i soggetti attuatori devono indicare i responsabili dei procedimenti. Definite anche le deadline per progettazioni e avvio lavori. Queste stesse disposizioni sono state estese anche ai Piani di ricostruzione pubblica di Abruzzo, Lazio e Umbria e alle opere finanziate dall’Ordinanza 109.

Requisiti Cas e Sae

Per chi aveva diritto al Cas o alla Sae ma non è riuscito a comunicare i requisiti alla data del 15 ottobre 2022, si riaprono i termini per 20 giorni a partire dalla pubblicazione dell’Ordinanza di Protezione civile che è stata portata oggi all’attenzione della Cabina di coordinamento da parte del Dipartimento. Contestualmente Invitalia riaprirà la piattaforma online dove sarà possibile presentare la domanda. Il pagamento del Cas, che nel frattempo era stato sospeso, comprenderà anche gli arretrati non corrisposti dal 15 ottobre. Un’altra ordinanza di Protezione civile indica ai Comuni di sospendere il Cas, o applicare un affitto alla Sae, dopo 30 giorni a chi abbia di nuovo casa agibile. Per chi ha rinunciato al contributo di ricostruzione in favore del Superbonus rafforzato, il Cas sarà invece corrisposto per non oltre 10 mesi, nel caso di ricostruzione lieve, non oltre 20 mesi, per i danni gravi. Stessi termini e condizioni per la fruizione gratuita delle Sae.

Economie opere Pnc

I soggetti attuatori potranno utilizzare le economie degli interventi, anche derivanti dai ribassi d’asta, per fronteggiare il rincaro delle materie prime e gli imprevisti contemplati dalla legge.

Un nuovo piano per le strade dell’Appennino centrale

L’Ordinanza prevede un’azione specifica che porterà a una nuova ricognizione delle criticità della rete stradale interna interregionale, mentre destina ulteriori fondi agli interventi già previsti. Tra i finanziamenti già in essere grazie al Pnc sisma e ulteriori fondi del Mef e di 400 milioni di euro della Legge di bilancio, i finanziamenti disponibili salgono a quasi 1 miliardo di euro. Dopo la ricognizione si giungerà alla definizione di un nuovo Piano di rigenerazione viaria dei territori appenninici che sarà redatto insieme alle Regioni e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Particolare attenzione sarà posta sul reperimento dei fondi necessari alla piena rifunzionalizzazione della galleria di Acquasparta, lungo la Tre Valli Umbre.

Stalle provvisorie: gli allevatori potranno continuare a utilizzarle

Tra i provvedimenti su cui ieri sera la Cabina ha raggiunto l’intesa, c’è la possibilità per gli allevatori del Centro Italia di mantenere le stalle provvisorie. Gli allevatori interessati potranno presentare all’USR competente la domanda per l’assegnazione definitiva, con una perizia asseverata che dimostri anche solo di aver messo in sicurezza ( e non necessariamente demolito ) la stalla precedente.

Danni del sisma del 1997

La ricostruzione degli edifici già danneggiati dal terremoto del 1997 può essere finanziata se le strutture sono risultate ulteriormente danneggiate dagli eventi sismici del 2016. Al contributo concorrono eventuali risorse già stanziate per il sisma del 1997.

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