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Sirolo, scavano vicino alla necropoli picena e rubano reperti di metallo: denunciati due “tombaroli”

Un 53enne e un 67enne avevano scavato tre buche e trovato i reperti avvalendosi di sofisticati metal detector. Sono stati fermati dai carabinieri di Numana nella necropoli picena di Sirolo

I carabinieri di Numana nei pressi dell'area archeologica "I Pini"

SIROLO – Si erano appena impossessati di tre reperti archeologici a Sirolo, quando sono stati sorpresi dai carabinieri di Numana che li hanno denunciati. Si tratta di un 53enne e di un 67enne entrambi residenti a Sirolo. I due, aiutandosi con dei sofisticati metal detector avevano individuato il punto in cui scavare, poi con delle pale avevano fatto delle buche dalle quali erano stati estratti i reperti archeologici trafugati: 3 pezzi di metallo finemente lavorati che una volta giunti nella loro abitazione avrebbero provveduto a pulire con degli acidi speciali per rivelarne la bellezza.

Alcuni passanti però li hanno notati e hanno contattato i carabinieri di Numana che, guidati dal comandante Alfredo Russo, sono intervenuti  prontamente. Dopo averli perquisiti li hanno denunciati, insieme ai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, per essersi impossessati di beni archeologici appartenenti allo Stato.

I due uomini avevano scelto di condurre le loro ricerche archeologiche nei pressi de “I Pini”, un’area vincolata e dichiarata di “notevole interesse archeologico” perché ospita una necropoli Picena, scoperta negli anni ’80 e riconducibile al VI secolo a.C., dove è stata rinvenuta la “Tomba della Regina”.

Il materiale, sottoposto a sequestro, sarà consegnato al funzionario archeologo di zona per l’esame tecnico inventariale. Sequestrati anche i  4 sofisticati metal detector e le 2 pale in ferro utilizzate per effettuare gli scavi. Ora spetterà alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Marche di Ancona stabilire il valore dei reperti.

Intanto proseguono i controlli delle aree archeologiche effettuati dall’Arma dei Carabinieri, in sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Marche di Ancona.

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