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Il sindaco Ucchielli: «Serve un altro punto vaccinazioni a Pesaro e uno a Vallefoglia»

Lettera del primo cittadino a nome dell'Unione Pian del Bruscolo: «Un solo punto per 140 mila abitanti, su un bacino operativo di 16.700 imprese, è troppo poco»

VALLEFOGLIA – È in fase di allestimento il nuovo punto vaccini di Pesaro, presso l’ex Ristò al Rossini Center. Sarà operativo dal 29 marzo, ma intanto è Vallefoglia a chiedere un ulteriore punto vaccinazioni in provincia di Pesaro.

Il sindaco Palmiro Ucchielli scrive all’assessore alla Sanità Saltamartini: «Il nostro è un accorato appello di procedere alla somministrazione dei vaccini ai residenti nel territorio dell’Unione dei comuni Pian del Bruscolo, nelle sedi dei medici di base oppure nella sede della casa della salute a Montecchio della Città di Vallefoglia, oppure al “PalaVitri” e al “BCC Palas” di Gradara, nonché di individuare un secondo punto di vaccinazioni a Pesaro, al fine di ridurre i tempi di somministrazione, evitare lo spostamento presso i PVP (punto vaccinazione popolazione) individuati in unico punto a Pesaro e in Urbino, ed evitare le file di attesa, disagi divenuti ormai insopportabili.
Si ribadisce l’assurdità, che nell’Unione più grande delle Marche, con un bacino di utenza di circa 140.000 abitanti, una superficie territoriale di 258,73 km2 e un bacino operativo di 16.700 imprese, si possa pensare di concentrare le vaccinazioni in solo punto, quando considerata la corsa dei contagi sarebbe necessario procedere senza indugi in modo celere evitando assembramenti e mettendo la popolazione in condizioni idonee e sicure, in modo che ci sia la percezione di una macchina pubblica e sanitaria efficace ed efficiente come richiesto dalle circostanze».

Ucchielli si chiede che «senso abbia continuare a non ascoltare gli appelli del territorio, che senso abbia spostare i cittadini dai comuni a Pesaro quando ci sono a disposizione nel territorio in cui risiedono, sia posti adatti che idonee strutture utilizzabili sia pubbliche che private.
Preme raccomandare in questa delicata fase operativa, di perorare la causa ascoltando gli appelli dei Sindaci e del territorio per il bene dell’intera comunità».

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