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Silvia Romano nel mirino degli odiatori social: ingiurie e minacce. A sua difesa le associazioni di Fano

Sono circa 30 le associazioni locali scese in campo a difesa della ragazza: «Le illazioni rivolte a Silvia colpiscono tutto il mondo dell'associazionismo e del volontariato». Intanto la Procura apre un'indagine contro ignoti

Silvia Romano
Silvia Romano

FANO – Silvia Romano nel mirino degli odiatori sociali. Sono tante le persone che nelle ultime ore si stanno accanendo contro la 25enne volontaria della onlus fanese Africa Milele da poco liberata dopo un sequestro durato ben 18 mesi. La ragazza è stata tenuta in ostaggio in diversi luoghi di prigionia tra Kenya e Somalia, da banditi comuni prima e in seguito dai fondamentalisti islamici di Al Shabaab.

Il suo ritorno ha scatenato reazione contrastanti: una stragrande maggioranza di persone ha espresso tutta la sua soddisfazione per il lieto fine di questa vicenda ma altri, soprattutto attraverso i social, hanno letteralmente coperto di insulti e frasi minacciose la 25enne.

Al riguardo, il responsabile dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili ha aperto una indagine contro ignoti per minacce aggravate e si sta valutando anche l’assegnazione di una scorta.

A favore di Silvia sono intervenute circa 30 associazioni fanesi per denunciare questa ignobile gogna mediatica: «Commenti ignobili nei confronti di Silvia. Di fronte a tali dichiarazioni – prosegue la nota congiunta – non possiamo rimanere indifferenti, perché le accuse e le illazioni rivolte a Silvia Romano colpiscono tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato, sia svolto in Italia oppure all’estero».

Nella nota congiunta le associazioni dichiarano che non è possibile «tacere l’attacco al mondo del volontariato e a tutti coloro che per svariate motivazioni scelgono di dedicare parte del proprio tempo agli altri, che sia a Fano, al fianco delle persone con disabilità o di persone vulnerabili, che sia in Kenya al fianco dei bambini di strada. Chi fa volontariato non fa distinzione riguardo al colore della pelle, fra i continenti o fra i differenti credi religiosi: si tende la mano verso l’altro senza se e senza ma. Silvia è il simbolo di chi crede che il mondo possa essere migliorato un po’ alla volta e che per farlo sia essenziale l’impegno e l’azione concreta di ognuno di noi».

L’intervento è firmato da L’Africa Chiama Onlus, Associazione Apito, Associazione Millevoci, Mir, Banca del Gratuito, Mondo Solidale, Donne in nero, SottoSopra Onlus, Gruppo Emergency Fano, Acli Pesaro e Urbino, Azione Cattolica, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Circolo Acli di San Costanzo, Anpi sezione Leda Antinori Fano, Circolo Culturale Angiola Bianchini, Associazioni Amici del Quilombo, Associazione Giustizia e Pace, Urukundu, Action Aid Fano, Associazione Al Fihriyat, Mondo a Quadretti Odv, Ufficio Pastorale Migrantes Diocesi di Fano, Fondazione Caritas Fano onus, Associazione Culturale Teatro Linguaggi, Gruppo Locale di Fano-Base ActionAid.

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