Attualità

“Sicurezza partecipata” per prevenire la microcriminalità

Controllo di vicinato, sicurezza preventiva e agognato ritorno alle origini, quando il vicino di casa "buttava un occhio" anche nel cortile accanto per monitorare eventuali movimenti sospetti. Di questo e molto altro si è parlato nell'incontro sulla sicurezza di giovedì a Castelfidardo.

Da sinistra il maresciallo Enrico Grossi, il capitano dei carabinieri di Osimo Raffaele Conforti, il sindaco Roberto Ascani e il tenente della municipale Paolo Tondini

CASTELFIDARDO – Aumentare la collaborazione tra cittadino e forze dell’ordine: un’alleanza strategica per effettuare interventi mirati, rapidi e risolutivi. Questo il senso dell’incontro pubblico promosso giovedì pomeriggio dall’Amministrazione Comunale di Castelfidardo in collaborazione con l’Arma dei carabinieri e il comando di Polizia locale, un’occasione utile di confronto su un tema sempre attuale.

«I dati dei reati sono in calo ma la sensazione di pericolo è diffusa e si propaga in maniera ormai incontrollata attraverso l’onda dei social networks – ha detto il sindaco Roberto Ascani -. Per evitare di essere sopraffatti dai mezzi di comunicazione massivi è più che mai necessario migliorare il dialogo tra chi segnala il fatto e il tutore dell’ordine pubblico».

Il concetto di “sicurezza partecipata” si abbina dunque a quello di prevenzione e al controllo di vicinato, per cui il comandante di compagnia dei carabinieri di Osimo Raffaele Conforti ha portato l’esempio pratico di Lucca per incentivarne quanto meno una forma spontanea e sottolineare l’importanza di una rete di sostegno: «Un modello importato in Italia dagli Stati Uniti che ci fa riflettere sul valore dei rapporti umani – ha detto -. Nessuno conosce le nostre abitudini meglio del vicino e può notare anomalie». In un territorio come il nostro dove la qualità della vita è ancora alta rispetto ad altre realtà ma dove comunque i tempi sono cambiati e le risorse vanno ottimizzate e sostenute dall’associazionismo, come a Castelfidardo accade con Protezione civile e carabinieri in Congedo, l’attivismo non deve dunque limitarsi al tam tam su Facebook ma proporsi in maniera più concreta. Proprio come ricordato dal maresciallo Enrico Grossi e dal tenente Paolo Tondini: «Fondamentale segnalare con immediatezza ai numeri di pronto intervento ogni rumore, volto o movimenti strano e adottare accorgimenti banali ma indispensabili come chiudere a chiave porte, garage e auto».

Ti potrebbero interessare