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Seggiolini antiabbandono: ora è legge

Dopo i numerosi casi di cronaca di "dimenticanze" a spese dei più piccoli, ecco il nuovo decreto che impone dispositivi di allarme per tutelarli

Dispositivi di sicurezza
Dispositivi di sicurezza

Non trovarsi mai più di fronte a bimbi dimenticati in auto: questo è lo scopo primario della legge appena approvata dal Senato, che renderà obbligatori a partire dal 2019, probabilmente a luglio, i sensori antiabbandono per i seggiolini dei bambini fino a 4 anni, che avvertano il conducente in caso di “dimenticanze”, spesso causate da vere e proprie patologie come l’amnesia dissociativa.

La norma sui seggiolini antiabbandono è infatti stata votata il 25 settembre scorso praticamente all’unanimità con 261 sì, nessun voto contrario e una sola astensione; così dopo l’approvazione della Camera anche l’aula del Senato ha approvato definitivamente, senza apportarvi modifiche, il decreto n°766  sulla modifica dell’art.172 del Codice della Strada che rende obbligatorio l’utilizzo di seggiolini dotati di un apposito allarme, che scatterà nel momento in cui si esca dall’auto senza aver liberato i bimbi dal sistema di ritenuta.

Un provvedimento che evidentemente si è ritenuto necessario, visti i numerosi casi di cronaca che si sono susseguiti alle spese dei più piccoli. Negli ultimi 10 anni sono stati 8 i bambini che hanno perso la vita sui sedili posteriori a seguito della “dimenticanza” dei genitori. «Da quel che ne sappiamo, siamo la prima nazione a legiferare su un dramma simile», ha affermato Giorgia Meloni, che ha approvato il decreto senza esitazioni.

La norma però non è ancora operativa: si attende l’emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro 60 giorni di un decreto che vada a specificare tutti i criteri tecnici e costruttivi che tali sistemi di sicurezza dovranno rispettare. L’obbligo di dotarsene scatterà esattamente 120 giorni a seguire dall’emanazione di suddetto decreto, a decorrere dal 1 luglio 2019.

Cosa rischia chi viola gli obblighi sul dispositivo antiabbandono? Sarà considerato reato amministrativo, che prevede multe che vanno dagli 81, scontata a 56,70 in caso di pagamento entro cinque giorni, ai 326 euro. Nel caso di recidiva entro i due anni successivi, poi, è prevista la sospensione della patente per un periodo di tempo compreso tra 15 giorni e due mesi.

La nuova legge sui seggiolini antiabbandono
La nuova legge sui seggiolini antiabbandono

Attenzione però, la norma non obbliga a fornirsi di nuovi seggiolini già dotati dalla fabbrica di dispositivi antiabbandono, ma obbliga ad abbinare un allarme al seggiolino di cui siamo in possesso. Nell’attesa di poter conoscere i dettagli tecnici che questa novità dovrà avere, si sta già pensando ad aiuti economici e sgravi fiscali per agevolare le famiglie nell’acquisto dei dispositivi, i cui costi oscillano tra i 150 ed i 350 euro.

Il Ministro Toninelli ha infatti assicurato che nella legge di Bilancio verranno stanziate «le risorse necessarie a prevedere un credito d’imposta che aiuti economicamente le famiglie nell’acquisto dei dispositivi salva-bebè».

Già il mercato offre svariate opzioni per far fronte al fenomeno: seggiolini con sensori incorporati, capaci di emettere allarmi sonori e visivi e di inviare messaggi sullo smartphone via app segnalando la presenza dei piccoli; braccialetti digitali per il conducente che ricordano con scritte luminose che in auto c’è un bambino.

Un provvedimento approvato con un plauso generale, «con grande orgoglio», come ha affermato il Ministro dei Trasporti Toninelli, da tempo sostenitore del decreto.

«Se salverà anche solo un bambino, sarà valso tutto l’impegno politico alle spalle», questa la dichiarazione della leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni.

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