Attualità

Servizio civile degli anziani, risorse stanziate

Parte dal Consiglio Regionale l’invito alla Giunta di stanziare la somma necessaria per consentire ai Comuni il regolare coinvolgimento di personale volontario per assolvere a piccoli servizi

ANCONA – Parte dal Consiglio Regionale l’invito alla Giunta Ceriscioli di stanziare la somma necessaria per l’istituzione del servizio civile volontario degli anziani. Una proposta di legge presentata nel novembre 2015 a firma dei consiglieri Marconi, Volpini, Micucci, Giancarli e Talè. L’iter di approvazione della legge è già a buon punto, essendo già stata approvata all’unanimità dalla IV Commissione consiliare e avendo avuto un parere favorevole dal Cal, il Consiglio delle Autonomie locali, che ha apprezzato il valore innovativo della proposta e la sua necessità pratica, per consentire ai Comuni il regolare coinvolgimento di personale volontario per assolvere a piccoli servizi con la garanzia di una adeguata copertura assicurativa.

Il Consiglio ha chiesto ieri alla Giunta, nel corso della seduta assembleare, attraverso un ordine del giorno poi approvato, di stanziare i fondi necessari per avviare una sperimentazione della legge con non meno di 30 progetti in tutta la Regione.

«Ci troviamo di fronte – dice Luca Marconi, primo firmatario della proposta di legge – ad un fenomeno nuovo: quello degli ‘anziani giovani’, cioè di persone in buona salute, che hanno già lasciato il lavoro ma che possono ancora essere una risorsa positiva per la comunità. E’ necessario, pertanto, ripensare questa età promuovendo il più possibile un invecchiamento attivo. Prevenire l’emarginazione sociale e salvaguardare la salute psicofisica della persona anziana, d’altra parte, non solo è un dovere della comunità civile, in ottemperanza al dettato costituzionale ma, allo stesso tempo, un obiettivo prioritario per un welfare capace di rispondere alle esigenze dei più deboli».

Attraverso questa proposta di legge si consente agli enti locali, anche attraverso le associazioni di volontariato e le cooperative di solidarietà, di impiegare i soggetti anziani in quelle attività socialmente rilevanti di loro competenza. Potranno essere impiegati per l’assistenza e la tutela di minori, anziani o portatori di handicap, negli ospedali e nelle carceri, oltre che per interventi di carattere ecologico o di sorveglianza di parchi, musei, biblioteche, nonché di formazione e di mutuo aiuto tra le stesse persone anziane.
Il servizio s’intende del tutto gratuito e volontario. A carico del bilancio regionale si prevede il solo onere economico per aiutare gli enti promotori del progetto con la concessione di contributi finalizzati al sostegno delle attività e alla pubblicizzazione dell’iniziativa.

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