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Senigallia, primo anno del nuovo Centro della Caritas: i numeri della povertà

18mila pasti serviti, 456 interventi economici per 45mila euro spesi per aiutare chi ha bisogno, 350 accolti ogni settimana: numeri importanti per il rinnovato "don Luigi Palazzolo"

I festeggiamenti per il primo anniversario del centro di solidarietà di Senigallia
I festeggiamenti per il primo anniversario del centro di solidarietà di Senigallia

SENIGALLIA – Sono oltre 350 le persone accolte ogni settimana dal personale del Centro di solidarietà. Di queste quasi il 40% sono italiani, ben l’88% uomini. Una trentina invece le persone che hanno usufruito del Pronto soccorso sociale, di cui 3 mamme con bambini vittime di violenza. Oltre 18mila i pasti cucinati e serviti alla mensa del centro a Senigallia dedicato a poveri e persone in difficoltà.

Sono questi alcuni dei numeri elencati durante i festeggiamenti per il primo anno di vita del rinnovato spazio di accoglienza in piazza della Vittoria, riaperto nel settembre 2017 dopo i lavori causati dall’alluvione del 2014. Numeri che danno l’idea delle dimensioni del fenomeno povertà, anche in una ridente cittadina come Senigallia, a volte spensierata e distratta da grandi eventi turistici.

Ma non solo i soli numeri che il Centro di solidarietà “don Luigi Palazzolo” ha collezionato in poco più di dieci mesi di attività. Oltre all’aspetto dell’accoglienza, infatti, curato da una ventina di volontari che ogni giorno si occupano dei più poveri, ci sono anche interventi economici a sostegno di single e famiglie in difficoltà. Ben 456 interventi di cui 40 per acquisti alimentari, 16 per affitto, 258 per bollette, 39 per motivi sanitari (extra ambulatorio), 21 per spese scolastiche, 28 per spese di trasporto, 24 per altri motivi, per un totale di più di 45.000€ spesi per chi ha bisogno.

Il vescovo Franco Manenti al primo anniversario del centro di solidarietà di Senigallia
Il vescovo Franco Manenti al primo anniversario del centro di solidarietà di Senigallia

Il primo anno di vita del nuovo centro di solidarietà è dunque un’esperienza ricca di attività ma mantenendo al centro la persona accolta e la gratuità dell’aiuto, come sottolineato da don Giancarlo Giuliani e da Giovanni Bomprezzi, rispettivamente direttore e vicedirettore di Caritas Senigallia: «Noi siamo una comunità che trasmette un messaggio assai diverso da quello che emerge dalla società in cui viviamo».

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