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Senatori 5 Stelle positivi al Covid, tampone anche per i marchigiani

Il senatore Giorgio Fede si è già sottoposto al test e, in via cautelativa, si è messo in isolamento volontario nell'attesa dell'esito. Tampone anche per Coltorti

Senato della Repubblica (foto da Wikipedia)

ANCONA – C’è apprensione anche fra i parlamentari marchigiani del Movimento 5 Stelle per i due casi positivi al Covid emersi negli ultimi giorni al Senato.

Giorgio Fede
Giorgio Fede

A risultare positivi sono stati due senatori pentastellati, uno siciliano e l’altro romagnolo. Tanto è bastato a far scattare le misure precauzionali con la chiusura di palazzo Madama e la sospensione delle  commissioni e del Consiglio di presidenza, previsto per il pomeriggio di oggi. Per alcuni parlamentari si è reso necessario il tampone e a sottoporsi al test c’è anche il facilitatore del Movimento 5 Stelle marchigiano Giorgio Fede.

Il senatore di San Benedetto del Tronto infatti ha seduto in Aula nella postazione nelle vicinanze a quella di uno dei due parlamentari risultato positivo, anche se erano almeno a 4 metri di distanza, con postazioni separate e mascherina sul volto. Rischio di contagio praticamente nullo, ma il pentastellato marchigiano ha voluto lo stesso sottoporsi al tampone, che ha eseguito già nella mattina di oggi.
Inoltre si è messo in isolamento volontario nella sua dimora romana nell’attesa dell’esito del test che arriverà nelle prossime ore. «Un gesto di responsabilità verso la comunità – spiega -, anche se sono sicuro di non avere problemi: ho più paura quando sono in strada che nei luoghi pubblici dove i protocolli e le misure sono molto stringenti».
Il senatore coglie l’occasione per porre l’accento sull’importanza di scaricare l’app Immuni per il tracciamento dei contagi, «uno strumento fondamentale per limitare la diffusione del virus e circoscrivere tempestivamente i nuovi focolai».

Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato

A sottoporsi al tampone nelle prossime ore sarà anche il senatore jesino Mauro Coltorti, anche se non è mai stato nelle vicinanze dei colleghi risultati positivi. «Dati i tempi di incubazione del virus – spiega Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici – credo che questo sia la conseguenza dell’impegno e degli incontri sui territori che tutti noi abbiamo avuto in occasione del referendum e per le regionali».

«Ci siamo tutti mossi per effettuare i tamponi quanto prima – prosegue -, consci che dalla nostra salute dipende il proseguo dell’attività legislativa, ma anche che possiamo essere veicolo involontario di contagio per soggetti deboli o immunodepressi. In Senato ora alcune commissioni stanno lavorando al Decreto Agosto la cui discussione era prevista per l’inizio della prossima settimana. Anch’io ho sospeso i lavori della Commissione Infrastrutture, Trasporti e Telecomunicazioni in attesa dei risultati delle analisi».

Il senatore spiega che ora si pongono due problemi importanti, «da una parte la necessità di giungere all’approvazione di un decreto utile per il Paese e dall’altra quella di garantire la salute dei membri del parlamento, per il valore della vita di ogni essere umano e per la sicurezza dei nostri collaboratori e dei nostri cari. Ovviamente il nostro pensiero e la nostra solidarietà va a coloro che sono stati colpiti dal virus che ora devono affrontare un nemico insidioso il cui attacco è bene non sottovalutare».

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