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Sciopero dei trasporti pubblici ad Ancona: le reazioni dei protagonisti

Nel capoluogo le sigle sindacali hanno coordinato lo sciopero degli autoferrotranvieri. «Sono tre anni che aspettiamo il rinnovo del contratto nazionale perché il salario equivale alla dignità»

CGIL Sciopero
Un'immagine della mobilitazione dei lavoratori del trasporto pubblico

ANCONA – Si è svolto quest’oggi (8 febbraio), in un orario compreso tra le 11.30 e le 15.30, lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico che hanno fatto sentire la loro voce in relazione a diverse tematiche. Prima tra tutte il mancato rinnovo del contratto nazionale che perdura dal 2017. La partecipazione è stata importante, in particolare nelle Marche, tanto che gli stessi sindacati (Filt Cgil, Fit, Cisl, Uilt, Faisa Cisal e Ugl) hanno incontrato anche il viceprefetto Clemente di Nuzzo per illustrare le ragioni della mobilitazione. A lui e alle autorità è stato chiesto di sollecitare un tavolo di trattativa con le aziende e con le associazioni di categoria Astra, Anav e Agens.

«Abbiamo mosso circa 1600 lavoratori autoferrotranvieri che non si sono mai fermati garantendo sempre il trasporto dei bus nelle città e nelle extraurbane – ha spiegato Valeria Talevi segretario regionale Filt Cgil -. Sono tre anni che aspettiamo il rinnovo del contratto nazionale perché il salario equivale alla dignità. Vogliamo un sostegno al settore, una riforma che vada verso la mobilità green. Il confronto non è avvenuto in quanto dall’altra parte non abbiamo riscontrato la volontà di sedersi intorno allo stesso tavolo».

Utile anche il parere di Muzio Papaveri, presidente di Conerobus Spa: «Per carattere rispetto sempre le scelte che vengono fatte e se i sindacati hanno ritenuto opportuno andare in questa direzione il rispetto dei ruoli è fondamentale. Qualche disservizio è normale che ci sia stato, è nella natura dello sciopero creare situazioni di questo tipo ma i servizi essenziali, in ogni caso (scuole, anziani e disabili, ndr) sono stati regolarmente garantiti».

Il discorso con Papaveri scivola poi sul tema dei distanziamenti: «Il distanziamento dobbiamo curarlo sempre, in ogni ambito. Dagli autobus, alle vie del centro passando per i ristoranti. Il virus non fa distinzione e solo curando tutti i dettagli potremo vincere questa battaglia. Il 14 settembre la capienza degli autobus era all’80%, poi è passata al 50%. Noi stiamo facendo la nostra parte e non solo attraverso dichiarazioni d’intenti».

A questo proposito sono stati ufficializzati, in seguito alla riapertura delle scuole superiori di Ancona, diversi lavori di ampliamento alle fermate dei bus. Nello specifico si andrà incontro a dei provvedimenti limitativi della circolazione veicolare con divieto di sosta in via Allende, via Tiziano, via Buonarroti, via Gervasoni, dalle ore 7:30 alle ore 14:30 di tutti i giorni feriali con decorrenza immediata fino al 5 giugno 2021.

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