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Sciopero operatori tecnici Tv Centro Marche: nervi tesi tra sindacato e l’AD Boni

Dopo le dichiarazioni che l'Amministratore Delegato della società ha rilasciato a CentroPagina rispondendo alle accuse mosse dalla Cgil, il sindacato è tornato sulla vicenda con un nuovo comunicato

Immagine di repertorio

JESI- Sciopero di quattro lavoratori del settore tecnico di Tv Centro Marche: tra sindacato e Osvaldo Boni, AD della società, i nervi sono ancora tesi. Dopo le dichiarazioni che Boni ha rilasciato a CentroPagina rispondendo alle accuse mosse dalla Cgil, il sindacato è tornato sulla vicenda con un nuovo comunicato.

«Se la società tiene davvero ai suoi dipendenti farebbe meglio a cercare un accordo con la rappresentanza CGIL invece di concentrarsi su risposte fuorvianti. Quelli che possono aderire allo sciopero, sono dipendenti dell’area tecnica sotto la diretta rappresentanza di SLC ed i giornalisti non ne fanno parte- controbatte il sindacato-. Naturalmente SLC CGIL ha collaborato e collabora strettamente con quest’ultimi per realizzare le migliori condizioni di lavoro, tant’è che inizialmente era stato diffuso un comunicato sindacale congiunto sulla situazione in azienda. Per quanto attiene alle condizioni di lavoro, sarebbe stato gravissimo e fuori legge, se l’azienda non avesse riconosciuto i congedi previsti dai decreti emanati dal Governo. Questi sono diritti e non concessioni di TV Centro Marche».

La nota del sindacato prosegue. «Ci pare alquanto strano che l’AD non abbia contezza della situazione, avendo gestito in prima persona la prima fase, incaricato un suo subordinato e reso edotto del coinvolgimento diretto dei lavoratori nella seconda, e quindi sa benissimo che sulle trasferte, si rivendicano ore viaggio e missioni, che invece non riconoscono. Istituti che servono a compensare costi e condizioni disagiate, dove raramente i tecnici si fermano per un pasto, proprio per fornire un servizio più veloce ed efficace. Restiamo sorpresi per lo spreco di energie impiegate dall’azienda per contrastare gli effetti dello sciopero di “poche persone come dicono loro”, anziché ricercare un confronto serio e civile. Svilire le manifestazioni di dissenso delle proprie maestranze, non è mai un segno di grande lungimiranza. Per questo le lavoratrici e i lavoratori di TV Centro Marche coraggiosamente combattono una battaglia di civiltà, per realizzare una migliore dignità sul lavoro».