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Sciame sismico nelle Marche. Piccinini, protezione civile: «Sequenza in linea con i fenomeni della zona»

Una serie di scosse di terremoto sta interessando da un paio di giorni la costa tra fermano e ascolano. Intanto i Comuni interessati sono corsi a i ripari. Lezioni sospese a Pedaso e Cupra Marittima

Epicentro della scossa di magnitudo 3.6
Epicentro della scossa di magnitudo 3.6

PEDASO – La terra continua a tremare nelle Marche. Da due giorni è in atto uno sciame sismico che sta interessando la costa del fermano. La prima scossa, di magnitudo 3.1, si è verificata mercoledì (27 marzo) alle 21.59 con epicentro in mare, al largo di Pedaso, a 11 chilometri di profondità. A queste ne sono seguite altre 2 nell’arco di un’ora: alle 22 di magnitudo 2.9, epicentro nuovamente in mare al largo di Pedaso, a 8 chilometri di profondità e un’altra di magnitudo 3.1 a 19 chilometri di profondità, registrata alle 23.03. 

La più forte di tutte però si è verificata nelle giornata di ieri, 28 marzo, alle 10.55: 3.6 di magnitudo a 8 chilometri di profondità con epicentro in mare a 15 chilometri dalla costa di Pedaso.

«Una sequenza che rientra in un’area caratterizzata da bassa sismicità e in linea con i fenomeni tipici di quella zona» commenta David Piccinini, dirigente della protezione civile della Regione Marche. Nell’area infatti «sono attive faglie compressive» come spiega Piccinini.

Intanto i comuni interessati dal sisma si sono mossi: Grottammare nella giornata di ieri ha evacuato scuole e municipio, mentre Pedaso e Cupra Marittima hanno sospeso le lezioni.

 

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